Cooperative, Crocetta rilanci Ircac. A rischio 95mila lavoratori

20 giugno 2014

Un incontro urgente al presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta. Lo chiedono le cinque centrali cooperative siciliane Agci, Confocooperative, Legacoop, Unci ed Unicoop, all’indomani della presentazione della manovra ter elaborata dal Governo siciliano e dopo la notizia di un ulteriore prelievo di risorse dai fondi Ircac (l’istituto regionale per il credito alla cooperazione). ”Togliere ulteriori risorse all’Ircac – spiegano Michele Cappadona (Agci), Gaetano Mancini (Confcooperative), Elio Sanfilippo (Legacoop), Pasquale Amico (Unici) e Felice Coppolino (Unicoop) – significa non avere alcuna attenzione per le cooperative, oggi come non mai bisognose di credito. Depotenziare l’Ircac significa condannare a morte 11.000 cooperative siciliane e dire ai loro 500.000 soci ed ai loro 95.000 occupati che il Governo Regionale lavora contro i loro interessi”.

A Crocetta i presidenti delle cooperative ricordano poi che dopo la finanziaria 2014, che aveva già prelevato 10 milioni di fondi e venne bocciata dal Commissario dello Stato, si era raggiunto un accordo con il Governo per destinare le risorse ulteriori dell’Ircac a progetti di sviluppo cooperativo. ”A nome dei nostri soci – continuano – chiediamo al Governo di ritornare a quella impostazione e di far uscire l’Ircac dalla palude del commissariamento, che si perpetua da sette anni, mentre da due l’istituto è privo anche dell’organo di controllo. Al residente Crocetta chiediamo di ripristinare la legalità, di pensare alle cooperative ed ai loro soci, a quelle cooperative che non delocalizzano e che continuano, malgrado tutto, a investire creando occupazione in Sicilia”.

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