Coronavirus, e ora Conte vuole “pieni poteri”. La Lega: è troppo stressato

Coronavirus, e ora Conte vuole “pieni poteri”. La Lega: è troppo stressato
Giuseppe Conte
25 febbraio 2020

È tensione tra governo e Regioni sul diffondersi del contagio. Il governo potrebbe arrivare ad adottare misure per avocare a sè i poteri delle Regioni in materia di sanità per una azione più coordinata sul Coronavirus. E’ quanto starebbe elaborando il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, secondo cui “il sistema sanitario nazionale è costruito su base regionale e non è predisposto per affrontare una emergenza come quella (coronavirus, ndr)”. “È la prima volta che la affrontiamo in questi termini – ha detto il premier -. Se non siamo coordinati, se non ci muoviamo all’unisono non riusciremo a fronteggiare la diffusione del virus”. Lo stesso Conte ha annunciato che oggi avrà una video conferenza con tutti i governatori delle regioni. “Dobbiamo perseguire questo coordinamento e se non riusciremo dovremo adottare misure che contengano le prerogative, le singole prerogative dei governatori regionali”, ha incalzato.

“Sono ingiustificate azioni autonome” da parte dei governatori, aveva già detto Conte in serata arrivando nella sede della Protezione civile: “Non è possibile che tutte le regioni vadano in ordine sparso perché le misure rischiano di risultare dannose”. E poi: “Non prendiamo nulla sotto gamba altrimenti non avremmo adottato misure di estremo rigore. Non possiamo prevedere l’andamento del virus: c’è stato un focolaio e di lì si è diffusa anche per una gestione di una struttura ospedaliera non del tutto propria secondo i protocolli prudenti che si raccomandano in questi casi, e questo ha contribuito alla diffusione. Noi proseguiamo con massima cautela e rigore”.

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Immediata la reazione della Lega. “Sarà meglio che il presidente del Consiglio si riposi un po’. Troppo stress gli fa dire cose inconcepibili, forse quasi da fascista, direi”, sbotta il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari. “Togliere competenze alle regioni? È irricevibile – aggiunge -. Siamo per l`autonomia e per la libertà. Pensare di tornare all`anno zero, ai pieni poteri con l`alibi della crisi è una strada impercorribile. Sarà meglio che Conte se ne faccia una ragione. Può sempre dimettersi, che sarebbe la cosa migliore per tutto il paese”, ha concluso Molinari.

“Irricevibile e, per certi versi, offensiva”, la giudica invece il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, l’ipotesi tracciata, seppur come extrema ratio, da Conte di avocare a sé e quindi al Governo i poteri in materia sanitaria. “Parole in libertà – aggiunge Fontana – che mi auguro siano dettate dalla stanchezza e dalla tensione di questa emergenza. Domani riferirò al presidente Conte che la Lombardia sta dimostrando di essere all`altezza della situazione e sta gestendo con competenza cio` che sta accadendo”. “E tutto ciò – conclude il governatore – alla faccia dell`autonomia e dei pieni poteri”.

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