Coronavirus in Italia, ancora troppi nuovi contagi e vittime. E la vaccinazione non decolla

Coronavirus in Italia, ancora troppi nuovi contagi e vittime. E la vaccinazione non decolla
3 gennaio 2021

Nelle ultime 24 ore, in Italia si sono registrati 14.245 nuovi contagiati, 347 morti e 14.746 guariti. E’ quanto emerge dall’odierno bollettino del ministero della Salute sull’andamento epidemiologico del coronavirus in Italia. Ieri 364 persone erano decedute, i nuovi casi positivi registrati erano 11.831. Sono stati invece 102.974 i tamponi effettuati contro i 67.174 di ieri. Buona notizia sul cosiddetto “tasso di positività” registrato al 13,8%, contro il 17,6% di ieri.

Il Veneto è ancora la prima regione per numero assoluto di nuovi positivi al coronavirus con 3.419 contagiati, seguita da Emilia-Romagna (1.818), Lombardia (1.709), Lazio (1.681), Sicilia (1.047). Nel quotidiano bollettino di aggiornamento del ministero della Salute, nella classifica seguono Puglia (950), Piemonte (741), Campania (619), Marche (372), Toscana (355), Liguria (221), Abruzzo (207), Umbria (202), Friuli Venezia Giulia (200), Sardegna (194), Calabria (150), P.A. Trento (130), P.A. Bolzano (96), Basilicata (81), Valle d’Aosta (35), e infine Molise (18).

A una settimana dal Vaccine Day del 27 dicembre, sono state somministrate finora in Italia 84.730 dosi del vaccino contro il Covid, delle circa 480mila consegnate finora nella Penisola: il 17,66%. Un dato che preoccupa per la lentezza di questa prima fase di campagna vaccinale: “Occorre una poderosa accelerazione”, avverte la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa, sottolineando che “le regioni devono mettersi a correre”. Tra le cause che emergono per la lentezza delle vaccinazioni, la mancanza di personale e delle siringhe di precision. 

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Delle 84.730 dosi di vaccino, 50.643 sono state somministrate a donne e 34.087 a uomini. La fascia d’età a cui sono state iniettate più dosi è quella 50-59 anni (24.088 vaccinazioni), seguita dalla fascia 40-49 (19.404) e da quella 30-39 (14.913). La stragrande maggioranza delle vaccinazioni riguarda operatori sanitari e socio-sanitari (75.327), a seguire personale non sanitario (4.190) e anziani ospiti delle Rsa (5.213). Mentre la provincia autonoma di Trento marcia a ritmo sostenuto (con il 45% delle dosi consegnate), il Lazio è la prima regione per vaccini somministrati in assoluto, oltre 17mila e 300 (quasi il 38%). A seguire Veneto, Friuli-Venezia-Giulia, Toscana e Piemonte, mentre sei regioni non arrivano al 10% delle fiale a loro disposizione: Abruzzo, Valle d’Aosta, Calabria, Lombardia, Sardegna e Molise.

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