Coronavirus in Italia, meno ricoveri in terapia intensiva. E si pensa alla ‘Fase 2’

6 aprile 2020

Continuano a diminuire i pazienti in terapia intensiva. “Voglio evidenziare che per il terzo giorno consecutivo il numero dei pazienti ricoverati nelle terapeie intensive scende”. Esordisce così il capo della Protezione civile Angelo Borrelli nel puntuale appuntamento delle 18 con la stampa per il consueto bollettino sul coronavirus. E così si registrano meno 79 ricoverati in terapia intensiva rispetto a ieri. I contagiati sono 93.187 (+1.941), i guariti sono 22.837 (+1.022), i deceduti sono 636 in più sempre rispetto a ieri. Per il terzo giorno consecutivo, ha sottolineato Borrelli, c’è un numero negativo (-79) di ricoveri in terapia intensiva, che in totale sono 3.898. Mentre sono 28.976 i ricoveri con sintomi e sono 60.313 i pazienti in isolamento.

SI LAVORA ALLA FASE DUE

Domani è in programma un vertice in videoconferenza tra il premier, Giuseppe Conte, e il Comitato tecnico scientifico. Al centro della riunione – alla quale parteciperanno anche diversi ministri – le misure di contenimento per l’emergenza Coronavirus in vista della cosiddetta Fase 2. Secondo Luca Richeldi, primario di Pneumologia al Gemelli e membro dello stesso Comitato tecnico scientifico, “le raccomandazioni del comitato tecnico scientifico saranno tanto più precise quanti più dati saranno disponibili. I dati di trend sono estremamente importanti per capire l’andamento dell’epidemia. Più ci avviciniamo al 13 di aprile più questa informazione è granulare. Non credo ci esprimeremo due ore prima, ma se la formulassimo oggi non terrebbero conto di quello che succederà da qui al 13. Quindi troveremo un giusto mezzo tra l’elaborazione dei dati e consentire un congruo periodo di tempo per consentire un decreto legislativo che inciderà sulla vita dei cittadini”. In sostanza, per Richeldi, nella cosiddetta fase 2 “si tratterà di bilanciare l’importanza strategica di un’attività economica rispetto al rischio di diffusione dell’infezione – spiega Luca Richeldi del Comitato scientifico -. Tutti noi vorremmo far ripartire attività strategicamente molto importanti con zero rischi. Non so cosa verrà fatto ripartire, ma certamente il ragionamento sarà di avere il massimo del beneficio socio-economico col mimino rischio. Il nostro obiettivo primario è ridurre ricoveri, morti, contagi. Il punto di equilibrio lo decide la politica. Riaperture per zone geografiche? Non ne ho idea”, conclude Richeldi.

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I dati Regione per Regione

La variazione indica il numero dei nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore.
Lombardia 51.534 (+1.079, +2,1%)
Emilia-Romagna 17.556 (+467, +2,7%)
Veneto 11.588 (+362, +3,2%)
Piemonte 12.924 (+562, +4,5%)
Marche 4.614 (+150, +3,4%)
Liguria 4.549 (+100, +2,2%)
Campania 3.058 (+98, +3,3%)
Toscana 6.001 (+154, +2,6%)
Sicilia 2.046 (+52, +2,6%)
Lazio 4.031 (+151, +3,9%)
Friuli-Venezia Giulia 2.103 (+55, +2,7%)
Abruzzo 1.721 (+18, +1,1%)
Puglia 2.444 (+127, +5,5%)
Umbria 1.253 (+14, +1,1%)
Bolzano 1.722 (+78, +4,7%)
Calabria 817 (+22, +2,8%)
Sardegna 922 (+15, +1,6%)
Valle d’Aosta 805 (+23, +2,9%)
Trento 2.348 (+63, +2,8%)
Molise 224 (-)
Basilicata 287 (+9, +3,2%)

 

I dati provincia per provincia

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