Coronavirus, nuovi contagi sotto soglia 2.000. Iss: “Vanno fatti più tamponi”

27 aprile 2020

Un deciso calo nel numero dei nuovi contagi da Coronavirus mentre il dato relativo alle vittime è in leggero rialzo rispetto a ieri. Nelle ultime 24 ore si registrano 333 nuovi morti (ieri erano 260). A questo punto, il totale delle vittime in Italia è arrivato a quota 26.977. E’ quanto emerge dal bollettino del 27 aprile 2020 diffuso dal capo della Protezione civile Angelo Borrelli sull’emergenza coronavirus. Diminuiscono gli “attualmente positivi”: se ieri si contavano 256 nuovi casi testati, oggi il dato relativo ai malati di Covid-19 ha davanti il segno meno, con -290 pazienti. Cifra che porta al ribasso il totale degli attualmente positivi al virus fino a 105.813 (ieri erano in totale 106.103). Con 15.508 casi, il Piemonte cristallizza il distacco sull’Emilia Romagna per numero di contagi (quest’ultima ha infatti 12.225 persone attualmente positive). Ma in testa c’è sempre la Lombardia, Regione più colpita, con 35.441 infettati.

Complessivamente, i casi totali di persone colpite dal Covid-19 dall’inizio del monitoraggio dell’epidemia sono arrivati a quota 199.414, con un incremento di 1.739 in un giorno (ieri l’incremento era di + 2.324). Quanto ai tamponi, ne sono stati effettuati 32.003 in 24 ore (ieri il dato era di 49.916 tamponi effettuati), il totale dei test è dunque arrivato a quota 1.789.662. Per quanto riguarda le guarigioni, nelle ultime 24 ore sono guariti 1.696 pazienti (ieri il dato delle guarigioni era leggermente migliore con 1.808 persone risultate negative al tampone), per un totale di 66.624 pazienti guariti. Si conferma il calo generale dei ricoveri: i pazienti in strutture ospedaliere sono al momento 20.353 (ieri erano 21.372), di cui 1.956 in terapia intensiva (ieri erano 2.009). Cresce il numero delle persone in isolamento domiciliare: in tutta Italia in questo momento sono 83.504 (ieri erano 82.722).

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Secondo il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, “il trend è di progressivo decremento dei morti e dei casi di infezione”. In sostanza, “il trend generale va verso una riduzione e come abbiamo visto i relativi valori di R mostrano come siamo verso un decremento”. “Questo vuol dire che c’è una circolazione del virus nel nostro territorio – chiarisce il presidente dell’Iss – mentre il numero dei morti è un trascinamento di infezioni che sono avvenute alcune settimane fa”. Questi dati, in altre parole, sono uno “spunto per valutare il successo delle misure contenimento. Man mano che ci avvieremo nei prossimi giorni a delle caute apertura dovremmo monitorare il numero dei casi”. Poi c’è la questione tamponi. Brusaferro è consapevole che “uno degli indicatori che condividiamo con le Regioni è avere una crescente tempestività dei tamponi anche fuori del contesto ospedaliero e per i pauci sintomatici. Ora facciamo oltre 60 mila tamponi al giorno, dobbiamo spingere per ridurre la distanza temporale tra positività e diagnosi”. “Stiamo elaborando un documento, che sarà reso pubblico nelle prossime ore con indicazioni per la fase 2 – aggiunge -, dobbiamo spingere molto sull’organizzazione per ridurre la disomogeneità sul territorio”. 

DATI PER PROVINCIA

Sul fronte sicurezza, il presidente dell’Iss sottolinea che “nei luoghi chiusi è opportuno usare le mascherine perché è difficile mantenere il distanziamento sociale” ma tuttavia avverte che il loro utilizzo non debba dare false speranze: “L’igiene personale e il distanziamento sociale devono essere prioritari”. Sull’uso della mascherina Brusaferro chiarisce che è opportuno utilizzarla sui mezzi di trasporto: “Questo vale anche negli ambienti aperti, se siamo da soli in mezzo a un parco è chiaro che non è un problema. Ma se siamo alla fermata dell’autobus può essere utile mantenerla”.

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