Coronavirus, parte la ricerca ai “super anticorpi” dei guariti

Coronavirus, parte la ricerca ai “super anticorpi” dei guariti
5 aprile 2020

Dallo screening degli anticorpi presenti nel plasma di centinaia di pazienti guariti dall`infezione, sarà possibile selezionare, tra decine di migliaia, quelli `super` potenti, capaci di rendere innocuo il virus. Saranno così messe a punto terapie mirate ed efficaci, da utilizzare nei pazienti contagiati, ma anche a scopo preventivo in tutti i soggetti ad alto rischio di infezione, come gli operatori sanitari.

Pallottole intelligenti per attaccare in modo diretto e specifico il virus, grazie agli anticorpi prodotti contro SARS-CoV-2 dai pazienti guariti, che hanno nel loro plasma la “chiave” per sconfiggere il virus. Ma il plasma ne contiene una miscela infinita di tipi diversi e in gran quantità, non tutti in grado di inattivare l`infezione, per questo la plasmaterapia è meno selettiva. Per avere una cura efficace e mirata serve identificare e utilizzare solo i “super” anticorpi, quelli davvero specifici, i soli in grado di difendere l`organismo durante l`invasione del virus. Individuarli e renderli disponibili come primi farmaci su misura anti-Covid-19, è l`obiettivo della partnership appena annunciata fra Amgen, leader nelle biotecnologie, e Adaptive Biotechnologies, azienda con una specifica competenza in immunoterapia.

Amgen metterà a disposizione la sua esperienza e le sue competenze in immunologia per sviluppare e produrre gli anticorpi contro SARS-CoV-2. Si avvarrà anche del supporto dei test genetici, condotti dalla sua filiale deCODE Genetics, che forniranno le caratteristiche genetiche del virus. Adaptive utilizzerà la propria piattaforma altamente specifica di immuno-medicina, per valutare rapidamente la grande variabilità dei linfociti B, passare al setaccio le decine di migliaia di anticorpi presenti nel plasma dei soggetti guariti, per selezionare quelli che neutralizzano SARS-CoV-2. Tutto ciò consentirà di individuare uno o più anticorpi totalmente umani e altamente specifici, che potranno diventare farmaci mirati per trattare i pazienti che stanno combattendo Covid-19 o da somministrare a scopo preventivo in soggetti con un alto rischio di esposizione come medici e infermieri.

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“La nostra storica collaborazione con Adaptive ci dà la possibilità di mobilitare immediatamente e congiuntamente le nostre risorse per contribuire a far fronte alla pandemia di COVID-19. Abbiamo identificato rapidamente le sequenze di geni del virus nei campioni di centinaia di pazienti, ora stiamo utilizzando queste conoscenze per associarle rapidamente alle nostre capacità di sviluppo e produzione di farmaci promettenti”, ha affermato Robert A. Bradway, presidente e amministratore delegato di Amgen. “Siamo impegnati nella ricerca per combattere Covid-19, mettendo in campo la nostra esperienza nella medicina di precisione – ha aggiunto Maria Luce Vegna, Direttore Medico di Amgen Italia – la combinazione delle competenze biotecnologiche e genetiche di Amgen, e di immuno-medicina di Adaptive Biotechnologies accelererà la nostra capacità di sviluppare una nuova terapia. I nostri ricercatori sono già al lavoro per individuare gli anticorpi più adatti e per velocizzare tutte le fasi di Ricerca”.

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