Coronavirus, più morti e più contagiati. Crisanti: ci siamo illusi, serve un piano sorveglianza o non ne usciamo

20 ottobre 2020

Sono 10.847 i nuovi casi di Sars-Cov-2 registrati in Italia nelle ultime 24 ore a fronte di 144.737 tamponi per la ricerca del virus, 45.875 in più rispetto a ieri. Ieri, infatti, l’incremento di nuovi contagi era stato di 9.338, a fronte di 98.862 tamponi. Salgono anche i morti per Covid-19: 89 le persone decedute, 16 in più di ieri. Attualmente sono positive in Italia 142.739 persone, 8.736 in più rispetto a ieri. E’ quanto emerge dall’odierno bollettino del ministero della Salute-Istituto superiore di sanità. Come detto, nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati 114.737 tamponi, 46.055 più di ieri. Dall’inizio della pandemia sono stati effettuati 13.784.181 tamponi. Grazie al sospetto diagnostico, fino ad oggi sono stati individuati 315.734 positivi al Covid-19, mentre le attività di screening ne hanno trovati 118.715.

Con oltre 2mila casi, 2023 per l’esattezza, la Regione Lombardia si conferma anche oggi la regione più colpita dal Covid-19. Sopra i mille casi il Piemonte con 1396, la Campania con 1312, ed il Lazio con 1224 nuovi casi. La regione con meno contagi nuovi è la Basilicata con 17. Sul fronte ricoveri, se ne contano 8.454, 778 più di ieri. In forte crescita, nelle ultime 24 ore, anche il numero delle persone ricoverate in terapia intensiva: oggi sono 870, 73 più di ieri. In isolamento domiciliare oggi sono 133.415 persone, 7.885 più di ieri. Complessivamente gli attualmente positivi sono oggi 142.739, 8736 più di ieri. Con gli 89 morti registrati nelle ultime 24 ore sale a 36.705 il bilancio complessivo dei decessi avvenuti da inizio Pandemia.

L’ESPERTO

I negazionisti hanno iniziato a chiamarlo “zanzarologo”, per i suoi studi sulle zanzare geneticamente modificate, ma il professore Andrea Crisanti, a capo del dipartimento di Medicina molecolare dell’Università di Padova e “padre” dello studio e del modello dei tamponi a tappeto nel comune di Vo’, dove a febbraio fu registrato il primo morto di coronavirus in Italia, solitamente sull’andamento della pandemia non sbaglia previsioni. I 10-12.000 contagi giornalieri registrati nell’ultima settimana della seconda ondata di Covid-19 in Italia si spiegano così: “Questo significa che la capacità di tracciamento per arrestare la diffusione del virus sul territorio chiaramente in questo momento è saltata, parliamoci chiaro non funziona”, ha spiegato in un’intervista via Skype con askanews. “Non è che noi abbiamo dopo il lockdown intrapreso un’azione sistematica per ripulire completamente tutte le regioni italiane, ci siamo affrettati a riaprire tutto, in qualche modo abbiamo pensato che avremmo potuto convivere con il virus con questi livelli di trasmissione senza implementare un sistema di sorveglianza su tutto il territorio nazionale che ci permettesse di tenerli bassi, quindi di fatto, nel momento in cui il numero dei casi ha sopraffatto la capacità di tracciamento sono esplosi, molto semplice”, ha aggiunto.

“Quello che manca ancora è una visione strategica a lungo termine. Supponiamo che queste misure abbiano effetto, riduciamo i casi, ma nessuno si pone il problema di cosa dobbiamo fare per mantenerli a livelli bassi, altrimenti siamo condannati a un’altalena di misure, riduzione dei casi, aumento dei casi… E siamo solo a ottobre”., ha criticato. È rimasto lettera morta il “piano Crisanti”, di cui si parlava ad agosto. Il professore era entrato in contatto con Pierpaolo Sileri (vice-ministro alla Salute) e Federico D’Incà (ministro per i Rapporti con il Parlamento), e per mantenere l’Italia in sicurezza aveva proposto di realizzare 300-400.000 tamponi al giorno. Oggi se ne fanno in media 160.000, ma comprendono anche quelli cosiddetti “rapidi”, con un margine d’errore maggiore, denuncia Crisanti. “Era un piano che aveva l’obiettivo di dotare l’Italia di una capacità di vigilanza e prevenzione per mantenere i numeri di settembre-agosto a quei livelli… E forse non gli è stata data particolare attenzione perché ci si è illusi che l’epidemia era finita”, commenta amaramente il professore. “Guardi in Cina hanno avuto 5 casi e hanno fatto 11 milioni di tamponi in tre giorni. Poi chiaramente noi non siamo la Cina, abbiamo una popolazione che è 20 volte minore, a noi bastano 500.000 tamponi per fare una cosa così. Teoricamente se avessimo questa capacità potremmo convogliarla per spegnere i focolai una regione alla volta, concentrarli in maniera mirata”, ha proposto il microbiologo.

Un piano che potrebbe essere implementato solo se le attuali misure funzioneranno e riusciranno ad abbassare il numero dei contagi, e servirebbe a mantenerli bassi, si augura Crisanti, altrimenti: “Altrimenti non se ne esce guardi”, ha concluso. Crisanti consiglia di fare il vaccino anti-influenzale e di indossare correttamente la mascherina. La app dei tracciamenti Immuni oggi non può funzionare, i contagi sono troppi. E infine un monito sulla gestione regionale della sanità italiana: “Il piano di sorveglianza dovrebbe essere nazionale, levato dalla gestione delle Regioni”.

LO SCENARIO PER REGIONE

LOMBARDIA

Sono 2.023 i nuovi positivi al Coronavirus interecettati in Lombardia nelle ultime 24 ore sulla base di 21.726 tamponi, per una percentuale pari al 9,3%. Lo ha riferito la Regione nel suo bollettino quotidiano sull’emergenza sanitaria. I decessi sono 19, per un totale complessivo da inizio pandemia arrivato a quota 17.103. Dei nuovi casi positivi 78 sono ‘debolmente positivi’ e 7 a seguito di test sierologico. In terapia intensiva ci sono attualmente 123 persone, 10 in più di ieri, mentre i ricoverati non in terapia intensiva sono 1.268, con una crescita di 132 unità. I guariti/dimessi hanno raggiunto un totale complessivo di 87.072 (+334), di cui 1.848 dimessi e 85.224 guariti.

VALLE D’AOSTA

Sono 725, 67 più di ieri, i casi positivi in Valle d’Aosta. Di questi 36 sono ricoverati in ospedale, 5 in terapia intensiva e 684 in isolamento domiciliare. Da inizio epidemia, i casi positivi sono 2.021. I guariti sono 1.150, i tamponi finora eseguiti 34.435. Lo rende noto il bollettino di aggiornamento della Regione.

PIEMONTE

Accelera la crescita dei contagi in Piemonte: l’incremento di oggi è di 1396 casi (ieri +933), dei quali 56% asintomatici, dopo l’esito di 13008 tamponi, il numero più alto di sempre nella regione (ieri 9564). Lieve incremento nel decessi, 6 (ieri 5) quelli comunicati oggi dall’Unità di crisi regionale. Un paziente in più in terapia intensiva, il totale arriva a 62, mentre c’è un nuovo boom di ricoveri in altri reparti, +154 (totale a 1037). Le persone in isolamento domiciliare sono 10.783; i guariti di oggi 63, con 786 pazienti “in via di guarigione”).

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FRIULI VENEZIA GIULIA

In Friuli Venezia Giulia oggi sono stati rilevati 131 nuovi contagi (3.915 i tamponi eseguiti) e 2 decessi da Covid-19, una persona residente a Gorizia e una residente a Pordenone. Lo ha comunicato il vicegovernatore della Regione con delega alla Salute, Riccardo Riccardi. Le persone risultate positive al virus in Friuli Venezia Giulia dall’inizio della pandemia ammontano in tutto a 6.636, di cui: 2.215 a Trieste, 2.291 a Udine, 1.400 a Pordenone e 692 a Gorizia, alle quali si aggiungono 38 persone da fuori regione. I casi attuali di infezione sono 1.943. Salgono a 14 i pazienti in cura in terapia intensiva e a 65 i ricoverati in altri reparti. I decessi complessivamente sono 366, con la seguente suddivisione territoriale: 199 a Trieste, 81 a Udine, 75 a Pordenone e 11 a Gorizia. Le persone totalmente guarite salgono a 4.327, quelle clinicamente guarite sono 11, mentre le persone in isolamento scendono a 1.853.

TRENTINO

Ci sono altri 94 positivi in Trentino su 846 tamponi effettuati. Dei positivi, ha detto il presidente della Provincia autonoma Maurizio Fugatti, 3 hanno tra 0 e 5 anni, 13 tra i 6 ed i 15 anni e 10 hanno più di 70 anni. Una persona che era ricoverata in terapia intensiva è deceduta. Sono attualmente 46 le persone ricoverate in ospedale, due più di ieri, nessuno di questi in terapia intensiva, ma nei prossimi giorni, ha detto Fugatti, è atteso un aumento dei ricoveri. Per quanto riguarda la situazione nelle Rsa, sono 3 quelle dove al momento ci sono casi positivi: Pinè, Malè e la Solatrix di Rovereto. Ci sono poi altre 16 Rsa senza contagi tra i pazienti ma con contagio diffuso tra il personale. Nella struttura di “transito” di Volano, ci sono 37 posti occupati su 80, mentre ad Ala e Dro, altre Rsa di transito, ci sono rispettivamente 12 e 22 ricoverati. 

ALTO ADIGE

In Alto Adige i nuovi casi superano soglia 200 e si registra un forte aumento di ricoveri e persone in quarantena. I laboratori dell’Azienda sanitaria altoatesina nelle ultime 24 ore hanno effettuato 1.819 tamponi. Sono stati scoperti 209 nuovi casi positivi. Un’impennata anche dei ricoveri nei normali reparti ospedalieri, che in un solo giorno sono saliti da 67 a 96. Invariato invece il numero dei pazienti in terapia intensiva. I mercatini di Natale dell’Alto Adige del 2020 sono stati cancellati a seguito della pandemia. Lo ha annunciato il governatore altoatesino Arno Kompatscher.

VENETO

“Sono stati effettuati 2 mln 158.487 tamponi molecolari, i test rapidi eseguiti sono 1,5 mln, i positivi a coronavirus da inizio della pandemia sono 36843, 490 in più nelle ultime 24 ore, 10256 positivi ad oggi, in isolamento sono 13185 (+124)”. A dirlo il presidente del Veneto, Luca Zaia nel corso del punto stampa presso la Protezione civile a Marghera. “Siamo preoccupati sul fronte della diagnostica da incentivare sempre di più – ha aggiunto il Governatore – i ricoverati sono 537 (+161), in terapia intensiva 61 (+9) , 2268 i morti, sintomatici 376 a domicilio su 9746 (3,8% di sintomatici a domicilio), 96% dei positivi non hanno sintomi”.

EMILIA ROMAGNA

Dall`inizio dell`epidemia da coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 41.917 casi di positività, oggi 507 in più rispetto a ieri, su un numero record per la regione di 16.549 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. Dei nuovi positivi, sono 216 gli asintomatici individuati nell`ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Prosegue – sottolinea la Regione – l`attività di controllo e prevenzione: complessivamente 133 persone (tra i nuovi positivi) erano già in isolamento al momento dell`esecuzione del tampone e 136 sono state individuate nell`ambito di focolai già noti. L`età media dei nuovi positivi di oggi è 47,3 anni. Sui 216 asintomatici, 88 sono stati individuati grazie all`attività di contact tracing, 44 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, uno per screening sierologico, 10 con i test pre-ricovero. Per 73 casi è in corso la verifica sul motivo del tampone. La provincia con più contagi è quella di Bologna (119), a seguire Modena (100), Reggio Emilia (65), Parma (62), Piacenza (37), Ravenna (35), Rimini (26), il territorio di Forlì (25), Ferrara (25) e l`area di Cesena (10). I tamponi effettuati nelle ultime 24 ore in Emilia-Romagna sono stati 16.549, per un totale di 1.399.873. A questi si aggiungono anche 2.984 test sierologici. I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 10.168 (498 in più di quelli registrati ieri). Le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 9.559 (+440 rispetto a ieri), il 94% dei casi attivi. Purtroppo, si registrano cinque nuovi decessi: 2 a Modena (una donna di 92 e una di 87 anni), 1 a Bologna (un uomo di 89 anni), 1 a Ferrara (un uomo di 100 anni) e uno a Piacenza (un uomo di 88 anni). Sono 78 i pazienti in terapia intensiva (+8 rispetto a ieri) e 531 (+50 sempre da ieri) quelli ricoverati negli altri reparti Covid.

TOSCANA

Sono 812 i nuovi casi di Covid-19 registrati in Toscana da ieri e si registra un balzo in avanti dei posti occupati in terapia intensiva, da 42 a 52 (erano una ventina a inizio ottobre). Dei nuovi casi, 407 interessano l’Asl Centro, 228 quella Nord Ovest e 177 la Sud est. I decessi sono due: uomo e donna, età media 86,5 anni, province di Firenze e Livorno. I dati sono quelli aggiornati a mezzogiorno, comunicati sulla base delle richieste della Protezione civile nazionale. Con 7.359 persone sottoposte ad esami (esclusi i tamponi di controllo) e 11.351 tamponi effettuati (939.153 dall’emergenza scattata a febbraio) vuol dire che nelle ultime ventiquattro ore l’11 per cento dei test ha dato esito positivo, che è una percentuale un po’ più bassa rispetto a quella di ieri. Le persone che in questo momento risultano affette da virus salgono dunque a 11.546, più 6,4 per cento. Di questi solo 547 sono però ricoverate in ospedale (36 in più) e tra di loro 72 lo sono in terapia intensiva (dieci in più nelle ultime ventiquattro ore). La stragrande maggioranza – 10.999 – si trova a casa o in alberghi sanitari, perché priva di sintomi o comunque in condizioni tali da non richiedere particolari cure ospedaliere. Crescono anche i guariti (dell’1 per cento) e raggiungono quota 11.846: il 48,2 per cento di tutti i casi positivi accertati in nove mesi dalla comparsa della pandemia in Toscana, ovvero 24.600.

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I guariti raggiungono il numero di 11.846 (115 in più rispetto a ieri, più 1%): 11.350 (cresciuti di 117 unità, più 1%) lo sono a tutti gli effetti – si tratta delle cosiddette guarigioni virali accertate con doppio tampone negativo – mentre per 496 la guarigione è solo clinica, ovvero sono diventati asintomatici dopo aver presentato manifestazioni associate all’infezione. Si tratta di una fase che di solito precede l’altra e per questo nelle statistiche di oggi sono due in meno (-0,4%) rispetto al giorno prima. Con i due ultimi decessi i morti dall’inizio dell’epidemia salgono a 1.208: 441 a Firenze, 54 a Prato, 86 a Pistoia, 184 a Massa Carrara, 149 a Lucca, 100 a Pisa, 66 a Livorno, 57 ad Arezzo, 33 a Siena e 26 a Grosseto. Sono dodici le persone decedute sul suolo toscano ma che erano residenti altrove. Il tasso grezzo di mortalità toscano (numero di deceduti/popolazione residente) per Covid-19 è in questo momento di 32,4 per 100 mila residenti contro il 60,7 per 100 mila della media italiana. La Toscana è undicesima. Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (94,4 per 100 mila), Firenze (43,6 per 100 mila) e Lucca (38,4 per 100 mila). Il più basso è a Grosseto (11,7 per 100 mila).

LIGURIA

In Liguria nelle ultime 24 ore sono stati registrati 907 nuovi casi di Coronavirus e 6 vittime. Lo ha reso noto la Regione Liguria, sottolineando che da ieri sono stati effettuati 6062 tamponi. A perdere la vita sono state tre donne di 83, 86 e 91 anni ricoverate all’ospedale di Savona, due uomini di 81 e 92 anni ricoverati all’ospedale Villa Scassi di Genova e un uomo di 91 anni ricoverato all’ospedale di Sarzana. Dei 907 nuovi casi, 762 sono stati rilevati in provincia di Genova. Al momento in tutto il territorio ligure sono 537 le persone ricoverate in ospedale, 67 più di ieri, tra cui 32 in terapia intensiva, mentre sono 7842 quelle positive e 4450 quelle sottoposte a sorveglianza attiva.

ABRUZZO

In Abruzzo sono 184 i nuovi positivi su 3105 tamponi effettuati, con un morto segnalato dal servizio di prevenzione e tutela della complessivamente 6353 i casi positivi al Covid 19 registrati in Abruzzo dall’inizio dell’emergenza. Rispetto a ieri si registrano 184 nuovi casi di età compresa tra 1 e 97 anni. Dei nuovi casi, 61 sono riferiti a tracciamenti di focolai già noti. I positivi con età inferiore ai 19 anni sono 31, di cui 7 in provincia dell’Aquila, 3 in provincia di Pescara, 13 in provincia di Chieti e 8 in provincia di Teramo. Il bilancio dei pazienti deceduti registra 1 nuovo caso e sale a 495 con la morte di una 82enne della provincia di Teramo. Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 3194 guariti (+4 rispetto a ieri). I positivi in Abruzzo sono 2845 (+176 rispetto a ieri). Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 250042 test (+3105 rispetto a ieri). 210 pazienti (+13 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 15 (+2 rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 2620 (+161 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. Del totale dei casi positivi, 1432 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+65 rispetto a ieri), 1393 in provincia di Chieti (+46), 2232 in provincia di Pescara (+28), 1372 in provincia di Teramo (+39), 48 fuori regione (+1) e 57 (+2) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.

UMBRIA

Sono 194 i nuovi casi individuati in Umbria, 5.103 complessivi, a fronte però di 4.371 tamponi analizzati, 258.701 dall’inizio della pandemia. Emerge dai dati della Regione. Continuano intanto ad aumentare i ricoverati in ospedale 170, 24 più di ieri, 20 dei quali (erano 15) in intensiva. Nell’ultimo giorno sono stati poi certificati 88 nuovi guariti, 2.330 in totale, mentre si mantengono 93 i deceduti. Gli attualmente positivi sono ora 2.680 contro i 2.574 dell’ultimo giorno.

MARCHE

Nelle Marche rilevati 89 nuovi casi positivi. Il servizio sanità della Regione comunica che nelle ultime 24 ore sono stati testati 1.882 tamponi: 913 nel percorso nuove diagnosi e 969 nel percorso guariti. I nuovi casi sono 89: 25 in provincia di Macerata dove i contagi, da inizio emergenza, salgono a 1.680, 21 ad Ancona (2.534), 16 a Pesaro Urbino (3.305), sei a Fermo (800), 17 ad Ascoli Piceno (972) e quattro fuori regione (354). Ieri i positivi erano stati 98 con 694 test effettuati. Nelle Marche i contagi complessivi salgono a 9.645 Su 167.857 campioni esaminati. Aumenta la pressione negli ospedali: sono diventati 118 i pazienti ‘Covid-19’ ricoverati negli ospedali: 5 nelle ultime 24 ore, che fanno salire il totale a 118. Rispetto a ieri, ci sono anche 24 nuovi dimessi-guariti e il totale è 6.467, mentre sono 996 le vittime finora registrate.

LAZIO

“Su oltre 21 mila tamponi nel Lazio oggi si registrano 1224 casi positivi, 5 decessi e 77 guariti. Il rapporto tra i tamponi e i positivi è del 5%”: lo ha reso noto l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato. L’assessore ha anche annunciato l’incremento di 1.035 posti letto a disposizione del Covid per un totale di 2.518 posti letto di cui 503 di terapie intensive e sub intensive. Richiesta la disponibilità anche a strutture accreditate. Diventa, inoltre, ospedale multidisciplinare anche con funzioni Covid il San Filippo Neri (120 posti), mentre aumentano la capacità del Policlinico Umberto I e Spallanzani rispettivamente 274 e 278 posti letto, e il Covid Columbus a 259 posti.

MOLISE

Continua ad allargarsi la mappa dei contagi in Molise. Lo scorso 14 ottobre erano 52 i paesi nei quali era presente almeno un positivo, mentre ieri 19 ottobre se ne sono contati 60, quasi la metà dei 136 comuni della regione. In questa seconda fase è la provincia di Isernia la più colpita con il capoluogo in testa, 77 positivi, seguito da Castelpetroso (63) e Venafro (26). Dal grafico dei contagi si nota che al momento l’area del Molise centrale risulta la meno colpita dall’infezione, maggiori concentrazioni ci sono nella zona occidentale e in quella a ridosso della costa. Dall’inizio dell’emergenza sanitaria in Molise si contano in totale 1.020 casi positivi così distribuiti: 651 in provincia di Campobasso, 347 in quella di Isernia e 22 provenienti da altre regioni. La procura di Campobasso ha aperto un fascicolo sulla gestione dell’emergenza Covid in Molise. Sono state richieste all’Asrem le cartelle cliniche di tutti i pazienti deceduti per il virus in Molise, da febbraio e fino ad inizio ottobre. La Procura, capeggiata da Nicola D’Angelo, vuole capire come sia stata gestita l’emergenza, soprattutto per quel che riguarda i posti letto. A far scattare l’indagine, il decesso di un paziente ricoverato al Cardarelli, ma impossibilitato ad usufruire della terapia intensiva, perchè all’epoca dei fati destinata solo ai casi di Covid. “Bisognerà capire – ha riferito Teleregione Molise – se si è verificata l’eventualità di decessi in casa di persone che avevano richiesto il ricovero e non sia stato possibile per mancanza di posti”.

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PUGLIA

In Puglia, sono stati registrati 5.827 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 295 casi positivi: 113 in provincia di Bari, 9 in provincia di Brindisi, 31 nella provincia Barletta Andria Trani, 91 in provincia di Foggia, 4 in provincia di Lecce, 46 in provincia di Taranto, 2 residenti fuori regione. Un caso di provincia di residenza non nota è stato attribuito e riclassificato. Lo ha reso noto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro. Sono stati registrati 3 decessi in provincia di Foggia. Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 497.031 test, 5.629 sono i pazienti guariti, 5.730 sono i casi attualmente positivi. Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 12.001 così suddivisi: 5.060 nella Provincia di Bari, 1.122 nella Provincia di Bat, 907 nella Provincia di Brindisi, 2850 nella Provincia di Foggia, 964 nella Provincia di Lecce, 1003 nella Provincia di Taranto, 89 attribuiti a residenti fuori regione, 6 provincia di residenza non nota. I Dipartimenti di prevenzione delle Asl – assicura la Asl – hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

BASILICATA

Trentatré nuovi positivi in Basilicata su 1.115 tamponi analizzati ieri 19 ottobre. Lo rende noto la task force della regione, la quale precisa che 16 riguardano cittadini pugliesi residenti in Puglia. Nella giornata di ieri sono guarite 2 persone. I lucani attualmente positivi sono 610, di cui 558 in isolamento domiciliare. Ai positivi vanno aggiunti nel complesso 39 persone decedute e 482 guariti. Sono 52 i ricoverati nelle strutture ospedaliere lucane. Dall’inizio dell’emergenza sanitaria sono stati analizzati 90.136 Tamponi, di cui 88.716 Sono risultati negativi.

CAMPANIA

Anche oggi in Campania superati i mille positivi al Covid-19 in 24 ore. Sono, infatti, 1.312 i contagi di cui 67 sintomatici e 1.245 asintomatici facendo salire il totale, da inizio pandemia, a 28.724. Si registrano anche 12 decessi (deceduti tra il 13 e il 19 ottobre, ma registrati ieri) e 156 guariti. A comunicarlo l’Unità di crisi della Regione. I decessi aumentano a 534 e le persone guarite salgono a 8.732. Il totale dei tamponi eseguiti è 789.087 di cui 10.205 effettuati nella giornata di ieri. Per quanto riguarda il report dei posti letto su base regionale: quelli in terapia intensiva complessivi sono 227, di cui 91 occupati mentre per la degenza sono 1100 quelli complessivi e 946 gli occupati.

CALABRIA

Sono 94 casi di positività riscontrati oggi in Calabria su 2.477 tamponi effettuati. Rispetto a ieri il numero delle persone risultate positive è salito a 2.963, Al momento in cura presso le strutture ospedaliere e in isolamento controllato vi sono 1.252 persone (79 ricoveri, 1.173 a domicilio). Salgono a 6 le persone ricoverate in terapia intensiva, tre a Catanzaro, una a Reggio Calabria, due a Cosenza. Dall’inizio dell’emergenza le persone controllate sono state 240.594, le persone risultate negative sono 237.631. I decessi in tutta la regione sono 104, le guarigioni sono 1.607. I casi confermati oggi sono così suddivisi: Cosenza: 23, Catanzaro 10, Crotone 9, Vibo Valentia 2, Reggio Calabria 50.

SICILIA

Continua a salire la curva dei contagi in Sicilia, dove nelle ultime 24 ore si registrano 574 nuovi casi, un numero che fa salire il numero degli attuali positivi a 7.497. Il dato è contenuto nel bollettino quotidiano del ministero della Salute. Rispetto a ieri crescono anche le vittime, 10 (378 dall’inizio dell’emergenza) e i guariti 86 (5.353). Dei 7.497 positivi 542 sono ricoverati con sintomi, 77 si trovano in terapia intensiva eá6.878 in isolamento domiciliare. I tamponi processati sono pari a 8.131.

SARDEGNA

Sono 6.476 i casi di positività complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale si registrano 221 nuovi casi, 147 rilevati attraverso attività di screening e 74 da sospetto diagnostico. Si registrano tre decessi, un uomo di 79 anni residente nel nord Sardegna, uno di 85 del Sud Sardegna e uno di 76 della Città Metropolitana di Cagliari. In totale sono stati eseguiti 233.027 tamponi con un incremento di 2.016 test rispetto all’ultimo aggiornamento. Sono, invece, 226 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+16 rispetto al dato di ieri), mentre è di 34 (+1) il numero dei pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 3.426. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 2.564 (+31) pazienti guariti, più altri 49 guariti clinicamente. Sul territorio, dei 6.476 casi positivi complessivamente accertati, 1114 (+70) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 954 (+58) nel Sud Sardegna, 507 (+21) a Oristano, 954 (+22) a Nuoro, 2.947 (+50) a Sassari.

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