Coronavirus, Oxford: il virus finirà per causare solo raffreddore

Coronavirus, Oxford: il virus finirà per causare solo raffreddore
23 settembre 2021

La situazione pandemica sembra migliorare nel nostro paese: quattro regioni tornano verdi nella mappa europea dell’Ecdc, nessuna nuova regione sembra destinata a raggiungere la Sicilia in zona gialla la prossima settimana, con la Calabria, a rischio negli scorsi giorni, che ha una percentuale di occupazione delle terapie intensive all’8% (4 punti sotto la soglia limite). Confortanti i dati del monitoraggio della Fondazione Gimbe sono confortanti. Le cifre dell’odierno bollettino del ministero della Salute sull’emergenza coronavirus, parlano di 4.061 (ieri  3.970 ) nuovi contagiati e 63 (ieri 59) morti nelle ultime 24 ore.

Con 321.554 tamponi, 29 mila più di ieri, il tasso di positività scende leggermente dall’1,4% all’1,3%. I decessi nelle ultime 24 ore sono 63 (ieri 67), con diversi recuperi della Regione Sicilia e 5 del Lazio. Sono 130.551 le vittime totali da inizio epidemia. Ancora in discesa i ricoveri: le terapie intensive sono 8 in meno (ieri -3) con 30 ingressi del giorno, e scendono a 505, mentre i ricoveri ordinari sono 146 in meno (ieri -141), 3.650 in tutto. La regione con più casi odierni è la Sicilia, comunque in calo (+647), seguita da Veneto (+445), Lombardia (+443), Campania (+419) e Lazio (+372). I casi totali dall’inizio dell’epidemia sono 4.649.906. I guariti sono 5.466 (ieri 6.850), per un totale di 4.414.272. Ancora in calo il numero degli attualmente positivi, 1.476 in meno (ieri -2.954), che scendono a 105.083. Di questi, sono in isolamento domiciliare 100.928 persone.

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Scienziata: finirà per causare solo raffreddore

E’ improbabile che Sars-CoV-2 assuma forme capaci di eludere i vaccini e alla fine causerà solo un semplice raffreddore. E’ quanto ha sostenuto la creatrice del vaccino Oxford-AstraZeneca, Sarah Gilbert, intervenendo ieri a un webinar della Royal Society of Medicine, riportato oggi dal Times. “Normalmente vediamo che i virus diventano meno virulenti poiché circolano più facilmente e non c’è motivo di pensare che avremo una versione più virulenta di Sars-CoV-2”, ha affermato la scienziata, sostenendo che la malattia causata dal virus alla fine sarà meno grave: “Tendiamo a vedere una lenta deriva genetica del virus e ci sarà un graduale sviluppo dell’immunità nella popolazione, come per tutti gli altri coronavirus stagionali”. E questi altri coronavirus sono le cause del comune raffreddore. “Alla fine Sars-CoV-2 diventerà uno di quelli. E’ solo una questione di quanto tempo ci vorrà per arrivarci e di quali misure dover prendere per gestirlo nel frattempo”, ha concluso.

Gimbe: scendono nuovi casi e terapie intensive. Stabili decessi

Scendono ancora in Italia i nuovi casi di Coronavirus (-14,9%), i ricoveri ordinari (-5,5%) e le terapie intensive (-6,9%), mentre restano stabili i decessi. E’ quanto rileva la Fondazione Gimbe nel suo ormai tradizionale report che fa riferimento alla settimana 15-21 settembre. Per quanto riguarda, invece, i vaccini, si afferma che le scorte hanno raggiunto gli oltre 10 milioni di dosi, ma i nuovi vaccinati crollano del 41% in due settimane. Infine per quanto riguarda le scuole, con la variante Delta, le misure adottate, vengono definite “insufficienti per limitare i contagi”. Il monitoraggio della fondazione Gimbe, conferma, quindi, un ulteriore calo di tutte le curve, ad eccezione dei decessi che si confermano stabili. Sul fronte della campagna vaccinale calano le somministrazioni (1,48 mln): questa settimana solo risultate, infatti, 486 mila nuovi vaccinati. “L’esitazione vaccinale – afferma Gimbe – persiste negli over 50 e frena la fascia 12-19, dove quasi 1,5 milioni di ragazzi non hanno ancora ricevuto nemmeno una dose di vaccino. Si mantiene molto elevata l’efficacia vaccinale: riduzione decessi e terapie intensive oltre il 95% e ricoveri in area medica del 93%”.

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Sulle scuole si afferma, invece, che “con una variante delta più contagiosa tra bambini e adolescenti serve un approccio multifattoriale composto da differenti interventi di prevenzione individuale e ambientale”. Il monitoraggio della Fondazione Gimbe rileva, sempre nella settimana 15-21 settembre 2021, rispetto alla precedente, una diminuzione di nuovi casi (28.676 vs 33.712) e una sostanziale stabilità dei decessi (394 vs 389). In calo anche i casi attualmente positivi (109.513 vs 122.340), le persone in isolamento domiciliare (105.060 vs 117.621), i ricoveri con sintomi (3.937 vs 4.165) e le terapie intensive (516 vs 554) (figura 3). In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni: Decessi: 394 (+1,3%), di cui 33 riferiti a periodi precedenti; Terapia intensiva: -38 (-6,9%); Ricoverati con sintomi: -228 (-5,5%); Isolamento domiciliare: -12.561 (-10,7%); Nuovi casi: 28.676 (-14,9%); Casi attualmente positivi: -12.827 (-10,5%). “Continuano a diminuire i nuovi casi settimanali – dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe – sia come numeri assoluti che come media mobile dei casi giornalieri che si attesta a 4.097”.

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