L’Oms avverte: il mondo in “periodo molto pericoloso” della pandemia

L’Oms avverte: il mondo in “periodo molto pericoloso” della pandemia
2 luglio 2021

Il mondo è in un “periodo molto pericoloso” della pandemia di Covid-19 e “nessun Paese è ancora fuori pericolo”: è l’avvertimento lanciato oggi da Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). In un briefing Tedros ha spiegato che la variante Delta è stata rilevata in almeno 98 Paesi e si sta “diffondendo rapidamente”. Il numero uno dell’Oms ha anche detto che solo un “rivolo” dei vaccini nel mondo viene condiviso con i Paesi più bisognosi e ha esortato i produttori degli antidoti al Covid a condividere le informazioni. Intanto, il Regno Unito ha registrato un aumento di quasi quattro volte dei casi della variante Delta di Covid-19 in meno di un mese, secondo i nuovi dati di Public Health England.

La variante Delta, identificata per la prima volta in India, continua a rappresentare circa il 95% dei casi di coronavirus in tutto il Regno Unito. Il 9 giugno si contavano 42.323 casi mentre l’ultima cifra di 161.981, al 30 giugno, è quasi quattro volte più alta. “Questi dati sono importanti da considerare nella decisione di aprire il 19 luglio”, ha detto al Guardian il professor Lawrence Young, virologo dell’Università di Warwick. “Potremmo aver indebolito il legame tra contagi, ricoveri e decessi, ma questo significativo aumento dei contagi con la variante Delta desta serie preoccupazioni”, ha sottolineato.

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Anche il ministro della Sanità francese, Olivier Veran, ha lanciato l’allarme durante una trasferta in un centro vaccinale vicino a Parigi. “C’è una potenziale minaccia di ripresa dell’epidemia quest’estate” in Francia, ha avvertito aggiungendo che “il 30% dei contagi è dovuto alla variante Delta”. “Non sono sicuro che possiamo permetterci di aspettare due mesi per vedere se c’è un’ondata in arrivo”, ha continuato. “La minaccia della variante Delta è molto reale, è probabile che rovini le vacanze e rovini l’estate”, ha insistito. Il ministro ha anche insistito sull’importanza di accelerare la campagna vaccinale, ricordando che è all’ordine del giorno la possibilità della vaccinazione obbligatoria solo per il personale curante. Secondo gli ultimi dati disponibili, in Francia a 34 milioni di persone è stata somministrata una prima dose di vaccino. L’obiettivo fissato dal governo è di arrivare a fine agosto a 40 milioni di prime dosi, 35 milioni di completamente vaccinati e 85% di over 50 o con comorbilità.

Paura che arriva anche oltre oceano. L’Australia infatti dimezzerà il numero di arrivi internazionali dopo che alcuni cluster di coronavirus hanno riportato metà della popolazione in lockdown questa settimana. Sono autorizzati a entrare in Australia soltanto i cittadini australiani e coloro che hanno esenzioni e dal 14 luglio il Paese accetterà soltanto 3.000 persone a settimana dal’estero. Una misura che potrebbe restare in vigore per il resto dell’anno. Il premier Scott Morrison ha dichiarato che il taglio ridurrà la pressione sul sistema di quarantena. Ci sono timori in particolare per la variante Delta. Nelle ultime settimane il virus ha superato il periodo di isolamento negli hotel dedicati alla quarantena obbligatoria generando cluster nel Paese.

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E questo mentre la Corea del Sud ha registrato un nuovo record di casi di contagio da coronavirus nelle 24 ore: si tratta di 826 casi registrati in un solo giorno, il dato più alto da sei mesi, dovuto a nuovi cluster e alla circolazione della variante Delta, secondo le autorità. L’81% delle infezioni sono state registrate a Seoul. Il governo avrebbe dovuto allentare le misure anti-contagio a luglio ma le autorità stanno valutando un cambio di rotta almeno per un’altra settimana. Infine, in India il numero di persone morte a causa della pandemia di coronavirus è salito a 400.312 dall’inizio della pandemia, a causa di altri 853 decessi registrati nelle ultime 24 ore, lo ha annunciato il ministero della Salute. Sempre nelle ultime 24 ore sono stati registrati altri 46.617 nuovi casi di Covid-19, per un totale di 30.458.251 di infezioni da inizio pandemia.

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