Draghi: chiedo la fiducia sulla proposta di Casini

Draghi: chiedo la fiducia sulla proposta di Casini
20 luglio 2022

“Chiedo che sia posta la fiducia sulla proposta di risoluzione presentata dal senatore Casini”. Così il premier Mario Draghi al termine della replica al Senato. La presidente Casellati ha quindi sospeso la seduta e convocato la capigruppo. Non nascondendo la sua irritazione per la reazione dell’Aula alle sulle comunicazioni fiduciarie di questa mattina, il premier Mario Draghi alle 17 è tornato a parlare in Senato per la replica dopo il dibattito parlamentare. “Ci sono alcuni interventi, come se avessi detto che la nostra non è una democrazia parlamentare. La democrazia è una democrazia parlamentare ed è una democrazia che rispetto e in cui mi riconosco”, ha detto il premier. “È il vostro voto che decide, niente richieste di pieni poteri”. Sul superbonus 100, misura simbolo del Movimento 5 stelle, Draghi è apparso particolarmente piccato: “Bisogna riparare la malfatto, tirare fuori dalla crisi tante aziende in difficoltà con i crediti”.

Dopo aver riletto le parole pronunciate stamani e aver replicato a vari punti sollevati nel dibattito, ha affermato: “Non ho altro da aggiungere”. Draghi ha poi chiesto che sia posta la fiducia sulla proposta del senatore Casini. Sono due, infatti, le risoluzioni presentate in Aula, come confermato dal presidente del Senato, Elisabetta Casellati. La prima a firma Calderoli e altri chiede discontinuità con l’uscita del M5S, l’altra del senatore Pier Ferdinando Casini che recita: “Ascoltate le comunicazioni del Presidente del Consiglio, il Senato le approva”. Nessun applauso dai banchi di M5s, al termine del discorso in aula del premier Draghi. Tiepidi anche i senatori leghisti, mentre applausi copiosi sono arrivati dal Pd e Italia viva. Tra i banchi del governo, il più energico a manifestare il proprio assenso al premier è stato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, mentre i ministri pentastellati hanno assunto un atteggiamento composto. 

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Intanto, Fratelli d’Italia conferma che non voterà la fiducia al governo Draghi. “Questa mattina noi l’abbiamo ascoltata con l’attenzione di sempre, ma è parso subito evidentissimo che tutto il suo discorso è stato concepito per compiacere il PD e la sinistra, non una parola a favore del centrodestra e delle sue richieste. Mi ha colpito la sua ennesima promessa di riformare il reddito di cittadinanza”, ha detto il capogruppo al Senato, Luca Ciriani, rivolgendosi al presidente del Consiglio nella sua dichiarazione di voto sulla risoluzione pro Draghi presentata da Pierferdinando Casini. “Certo che non la votiamo” la risoluzione Casini sulla fiducia a Draghi ha detto pure il leader della lega Matteo Salvini. Salvini non ha poi risposto alla domanda se il centrodestra uscirà dall”aula al momento del voto, ipotesi che circola tra gli addetti ai lavori. “Con amarezza il gruppo di Forza Italia – Udc non parteciperà al voto di fiducia posta dal governo sulla risoluzione del senatore Casini” ha detto la presidente dei senatori di Forza Italia, Anna Maria Bernini

“Fino alla fine il nostro presidente Silvio Berlusconi e tutti noi abbiamo cercato di dare il nostro apporto per la prosecuzione dell’azione di questo governo. Noi siamo quelli che per primi, 17 mesi fa, hanno creato le condizioni per la nascita del governo di unità nazionale, per porre al primo posto il bene comune e l’uscita dalla crisi pandemica”, ha sottolineato Bernini. “Per 55 volte abbiamo rinnovato fiducia a questo governo anche quando il risultato finale non ci soddisfaceva. Siamo quelli che hanno lavorato per umanizzare provvedimenti che non fossero solo calcoli ragionieristici”, ha aggiunto. “Siamo quelli che in una situazione di gravissima crisi politica con una guerra che ha cominciato a bussare alle porte dell’Europa, hanno dato a lei e al suo governo mandato pienissimo perché ci rappresentaste nei consessi europei”, ha detto ancora. “In queste ore si è consumata una crisi che non è stata né voluta, né causata, né provocata da Forza Italia. La fiducia di oggi andava costruita in altro modo. Fino alla fine abbiamo posto un exit strategy per continuare un cammino comune. Una soluzione di mediazione che purtroppo non è stata ascoltata”, ha concluso.

“Prendiamo atto che il problema siamo noi, togliamo il disturbo ma rassicuriamo i cittadini che ci saremo sempre sui provvedimenti utili nel paese. Ma oggi non partecipiamo al voto sulla risoluzione Casini”. Lo ha detto Mariolina Castellone, capogruppo M5s al Senato, durante il dibattito sulla fiducia al governo. “Prendiamo atto che l’idea che sia venuto meno il patto di fiducia è condivisa anche da altre forze della maggioranza che vogliono il M5s fuori dal governo, e hanno continuato ad attaccarci mettendo come condizione per andare avanti che noi fossimo fuori dalla maggioranza – ha aggiunto -. Sapevamo che la nostra agenda sociale e le nostre battaglie progressiste fossero lo spauracchio del centrodestra e ne abbiamo avuto la conferma”.

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