Crocetta tira dritto: niente più rimpasti. “Governo fino a fine legislatura”

Crocetta tira dritto: niente più rimpasti. “Governo fino a fine legislatura”
14 luglio 2015

“La scelta di Baldo Gucciardi come assessore alla Salute, e’ una scelta di responsabilita’ e stabilita’. Nessuno puo’ interpretare tale designazione nell’ottica di apertura infinita e periodica di rimpasti. Il governo e’ stabile e condurra’ la Regione alla fine della legislatura”. Stoppa le tentazioni di ulteriori modifiche alla sua Giunta, nonche’ le istanze poste in tal senso dagli alleati minori, il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, che formula la sua dichiarazione di fiducia sulle sorti del suo esecutivo all’indomani della nomina dell’ormai ex capogruppo Pd alla guida dell’assessorato che era di Lucia Borsellino, e dopo una serie di incontri con i vertici nazionali del Pd: passaggi che hanno placato (almeno per ora) i burrascosi venti di crisi e sancito una presenza piu’ forte e decisiva dei democratici negli equilibri di governo. Per Crocetta, l’obiettivo del suo esecutivo e delle forze politiche alleate, “e’ accelerare il processo di riforme di cui la Sicilia ha bisogno attraverso un piano che, nel rispetto del rigore dei conti, trasformi radicalmente la Regione. E’ in tale quadro che io voglio rinnovare il patto di governo con le forze alleate, di lealta’ con tutto il Parlamento e di confronto pattizio con il governo del Paese. Non voglio sentire proposte di rimpastoni o rimpastini, poiche’ i governi sono efficaci se gli amministratori hanno un periodo sufficientemente lungo per portare avanti azioni di cambiamento”.

Insomma, “abbiamo bisogno di una coalizione unita. Lavoriamo insieme tutti quanti. Lo dico anche nei confronti di qualcuno che ha lanciato proposte di sostituzioni di assessori. Non e’ il momento di creare divisioni. L’attuale governo e’ un governo di tecnici decisi in collaborazione con i partiti e quindi un governo politico. Tale profilo non va mai dimenticato e soprattutto non possiamo continuamente dare la sensazione di instabilita’”. Il governo, assicura il governatore, “e’ stabile e condurra’ la Regione alla fine della legislatura. Solo a quel punto, dopo un periodo sufficiente per realizzare le riforme necessarie all’Isola, potremo fare la valutazione complessiva di cio’ che si e’ prodotto. Fino a oggi siamo impegnati nel tentativo di salvare la Sicilia, spero da domani che si possa cominciare a parlare di crescita, perche’ tutti quanti abbiamo contribuito a porre le basi di un cambio decisivo di rotta”.

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