Dentro il Conclave: il segreto, le regole e il rito millenario che elegge il nuovo papa

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Il prossimo papa sarà scelto dal Collegio dei Cardinali, l’organo più alto della Chiesa cattolica, composto da porporati nominati dal pontefice stesso e riuniti in Conclave per eleggere il successore di Papa Francesco, recentemente scomparso.

Il Collegio dei cardinali e il Conclave

Sono circa 135 i cardinali elettori, ovvero quelli che hanno meno di 80 anni e hanno diritto di voto nel Conclave; gli ultraottantenni, pur partecipando ad alcune riunioni preparatorie, non possono votare. Questa cifra supera il limite di 120 cardinali elettori previsto dalla costituzione apostolica, ma è stata superata più volte negli ultimi pontificati, in particolare da Papa Francesco, che ha nominato circa l’80% degli attuali elettori negli ultimi dieci anni, imprimendo una visione di Chiesa più inclusiva e internazionale.

Il Conclave si svolge nella Cappella Sistina, sotto il celebre soffitto affrescato da Michelangelo. Qui i cardinali, isolati dal mondo esterno e senza alcun contatto, prestano giuramento di segretezza assoluta. Durante il periodo del Conclave, dormono e mangiano presso Casa Santa Marta, la residenza che ha ospitato Papa Francesco negli ultimi 12 anni.

Le regole dell’elezione

Le votazioni si tengono due volte al giorno, mattina e pomeriggio, e proseguono finché un candidato non ottiene la maggioranza qualificata di due terzi dei voti. Dopo ogni sette votazioni è prevista una giornata di pausa per preghiera e riflessione. Se dopo 30 votazioni non si raggiunge un accordo, si può procedere con una maggioranza semplice. In teoria, qualsiasi uomo battezzato può essere eletto papa, anche se di norma il nuovo pontefice è scelto tra i cardinali elettori.

Dopo ogni turno di votazione, le schede vengono bruciate in una stufa all’interno della Cappella Sistina. La fumata che esce dal camino è il segnale visibile a Piazza San Pietro e ai fedeli: fumo nero indica che non è stato raggiunto un accordo, fumo bianco annuncia l’elezione del nuovo papa.

La proclamazione del nuovo papa

Una volta eletto, al candidato viene chiesto se accetta il ruolo e quale nome desidera assumere come pontefice. Se accetta, il decano del Collegio dei Cardinali si affaccia dal balcone principale della Basilica di San Pietro e proclama davanti ai fedeli: “Nuntio vobis gaudium magnum: Habemus papam” (“Vi annuncio una grande gioia: Abbiamo un papa”).

Il contesto attuale

Il Conclave del 2025 sarà il più numeroso della storia, con 135 cardinali elettori provenienti da 71 Paesi, riflettendo la forte internazionalizzazione della Chiesa voluta da Papa Francesco. Tra i papabili per la successione figurano nomi di rilievo come Pietro Parolin, Matteo Zuppi, Pierbattista Pizzaballa, Blase Joseph Cupich, Joseph William Tobin e Luis Antonio Gokim Tagle. La scelta del nuovo pontefice sarà determinante per il futuro della Chiesa cattolica e per l’eredità lasciata da Francesco.