“Ci sono stati due tempi completamente diversi. Nel primo abbiamo giocato ad un livello basso per questo tipo di partita: perso palloni facili e abbiamo permesso a loro di recuperarli. Nel secondo tempo è stata un’altra storia, siamo stati una squadra che ha avuto il coraggio, l’onestà e la dignità per inseguire con orgoglio un risultato che penso avremmo meritato”. Josè Mourinho analizza così la sconfitta del suo United nel derby di Manchester contro il City di Guardiola per 2-1. Il tecnico portoghese però non ci sta e se la prende anche con l’arbitro Clattenburg, reo di non aver visto due rigori per i Red Devils; l’intervento di Bravo su Rooney e l’altro per un mani di Otamendi: “Nel primo caso sarebbe stata anche espulsione, l’avessero fatto Fellaini o Rooney a centrocampo avrebbe tirato fuori il rosso e assegnato la punizione. In area è più difficile da fischiare e non ha voluto farlo. Il mani di Otamendi? Stava guardando la palla, era volontario. Non siamo felici di queste decisioni come non lo siamo del nostro primo tempo”.
Di altro umore invece il vincitore della sfida, Pep Guardiola: “Finora abbiamo fatto molto bene, ma manca ancora tanta strada. Siamo appena alla quarta giornata e ci sono 6-7 squadre che possono vincere il titolo. Ci manca ancora qualcosa per competere ai massimi livelli in questa competizione, soprattutto in attacco”. Poi il tecnico dei Citizens difende il portiere Bravo, che ha difatto sostituito Joe Hart, emigrato a Torino: “Ha fatto una prestazione tra le migliori che abbia mai visto. In occasione della rete dello United si è scontrato con Stones e Ibra ha segnato un gran gol, ma la sua abilità nel giocare il pallone ci ha permesso di avere una superiorità numerica in altre zone del campo e ha dimostrato grande personalità”. conclude Guardiola.
