Difesa, immigrati e economia a Vertice Ue di Bruxelles. Il primo per Gentiloni premier

Difesa, immigrati e economia a Vertice Ue di Bruxelles. Il primo per Gentiloni premier
14 dicembre 2016

Difesa comune, immigrazione e temi economici saranno al centro dell’agenda del vertice dei capi di Stato e di governo dell’Ue di domani 15 dicembre, a Bruxelles, secondo quanto ha annunciato il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk nella sua lettera di convocazione ai leader. Il vertice comincerà alle 12.30 e durerà un solo giorno, contrariamente a quanto previsto in precedenza e con un’innovazione rispetto alla durata tradizionale di due giorni dei Consigli europei “ordinari”. Per l’Italia sarà il primo summit con Paolo Gentiloni presidente del Consiglio. Sull’immigrazione, Tusk osserva che “sono stati fatti importanti passi avanti, soprattutto per quanto riguarda le frontiere esterne, ma c’è ancora del lavoro da fare”. Un eufemismo che cela e non menziona il rifiuto da parte di alcuni governi di applicare la decisione Ue sulle quote di ricollocamento negli altri paesi membri di 160.000 rifugiati provenienti da Italia e Grecia.

In mattinata, i leader dei Ventotto passeranno in rassegna “i progressi fatti” in particolare per quanto riguarda l’attuazione dell’accordo sui rifugiati con la Turchia e i meccanismi finanziari degli accordi cosiddetti “migration compact” con i paesi di origine e di transito dei migranti. Verranno quindi esaminate le possibili vie d’uscita dalla situazione di stallo in cui si trova l’Accordo di associazione con l’Ucraina, dopo il referendum che ne ha bocciato la ratifica in Olanda, e successivamente il presidente francese François Hollande e la cancelliera tedesca Angela Merkel riferiranno sullo stato di attuazione degli accordi di Minsk e sulla situazione in Siria. Nel pomeriggio, il primo punto in discussione sarà la difesa comune, o piuttosto le ancora timide proposte che sono state avanzate per incoraggiare gli Stati membri a cooperare di più in questo settore, con l’assistenza dell’Ue, in particolare promuovendo l’interoperabilità dei sistemi e investimenti più coordinati per evitare “doppioni”.

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Il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, parteciperà all’inizio di questa discussione, che riguarderà la cooperazione fra l’Alleanza atlantica e l’Ue. Successivamente, i leader si occuperanno della situazione economica e sociale, e prenderanno atto, in particolare, della proposta di prorogare il Piano Juncker sugli investimenti strategici e delle recenti iniziative per formazione, istruzione e mobilità dedicate ai giovani. Tusk ha invitato il presidente della Bce, Mario Draghi, a partecipare a questa parte della discussione, illustrando il suo punto di vista sulla ripresa e sulle prospettive economiche. La parte “ufficiale” del Consiglio europeo dovrebbe terminare “prima di cena”, avverte Tusk nella sua convocazione, perché subito dopo, congedato il primo ministro britannico Theresa May, si svolgerà una cena informale con la partecipazione dei leader dei Ventisette per discutere della Brexit. I leader, in particolare, cercheranno di accordarsi sulle procedure e sull’organizzazione interna, in preparazione ai negoziati con Londra, che cominceranno a fine marzo, dopo l’attivazione da parte del Regno Unito dell’articolo 50 del Trattato per il recesso dall’Ue.

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