Direttore 118 Palermo ha un malore in Sardegna ma si fa soccorrere dall’elicottero siciliano. FI: “E Nicole?”

Direttore 118 Palermo ha un malore in Sardegna ma si fa soccorrere dall’elicottero siciliano. FI: “E Nicole?”
16 febbraio 2015

di Maurizio Balistreri

Avrebbe rifiutato il ricovero nei centri specializzati di cardiochirurgia di Sassari e Cagliari e attivato un nosocomio palermitano e il contestuale intervento di un elicottero del 118 siciliano. Protagonista Gaetano Marchese, direttore della centrale operativa del 118 di Palermo, colpito da un malore mentre era in vacanza sulla Riviera del Corallo (Alghero). Dopo il forte dolore al petto, sono scattati i soccorsi e il trasferimento all’ospedale di Alghero dove gli e’ stato diagnosticato un aneurisma. Il fatto risale al 15 gennaio, ma se ne e’ avuta notizia oggi. Alle 23 del 15 gennaio, per l’appunto, giungeva al 118 sardo una chiamata di soccorso per un turista per il quale si temeva un infarto. Un’ambulanza medicalizzata l’aveva portato nell’ospedale di Alghero. Nel nosocomio sardo, come spiega chi adesso gli sta vicino, avrebbe atteso alcune ore invano per degli esami e la Tac. A quel punto il dirigente del 118 avrebbe deciso di attivare la struttura palermitana. E così all’alba arrivava l’elicottero da Palermo e nel giro di due ore e mezza veniva trasferito nel capoluogo siciliano, per il successivo ricovero all’Ismett, nel reparto di cardiologia. “Sono ancora in ospedale il 16 gennaio ho subito un delicato intervento di cardiochirurgia all’Ismett. Sono un miracolato”, afferma il dirigente del 118.

LO SCARICABARILE Inevitabili le polemiche e lo scaricabarile. “Il servizio di elisoccorso non e’ gestito da noi, la centrale operativa del 118 dipende dall’assessorato regionale alla Salute. La Seus non ha alcuna competenza sulla gestione degli elicotteri”, fa sapere il presidente del consiglio di Gestione della Seus Gaetano Montalbano. Il responsabile della centrale operativa del 118 di Messina, e referente regionale per l’emergenza per il ministero della Salute, Bernardo Alagna, afferma che “l’assessore ha disposto un accertamento e una richiesta di chiarimento su quali siano state le ragioni dell’invio del velivolo. Il servizio di elisoccorso dipende dall’assessorato regionale alla Salute – aggiunge – e dispone di 6 veicoli”.  Ed è lo stesso assessorato alla Salute a dare la notizia di avere avviato un accertamento ispettivo. L’assessore Lucia Borsellino, “appena appresa la notizia – si legge in una nota – ha immediatamente disposto un accertamento ispettivo volto a verificare il rispetto delle procedure poste in essere presso la Centrale Operativa di Palermo per l’attivazione del volo di elisoccorso per trasferimento fuori regione”, ai fini “dell’eventuale immediata assunzione di ogni provvedimento conseguenziale”. Intanto, l’assessore della Sanità della Regione Sardegna, Luigi Arru, ricostruisce la vicenda: “I soccorsi prestati al direttore del 118 di Palermo Gaetano Marchese sono stati corretti, prestati tempestivamente e conclusi con una diagnosi chiara, che imponeva la necessità di essere immediatamente sottoposto a un intervento chirurgico d’urgenza. La decisione di tornare in Sicilia è pertanto solo e soltanto una scelta personale del paziente, non certo attribuibile a carenze o mancanze da parte del nostro sistema sanitario”.

LE POLEMICHE Ma come detto, inevitabili le polemiche, a partire dai sindacati. “Se è vero che qualsiasi siciliano, d’ora in poi, può chiamare il 118 e farsi trasportare in ospedale con l’elisoccorso, ne siamo felici e chiediamo di variare il protocollo. Se così non è, allora è evidente che siamo davanti a un abuso di potere, che configura il reato di peculato”, chiosano i segretari regionali della Fp-Cgil e della Fp-Cisl Michele Palazzotto e Gigi Caracausi. “Chiediamo all’assessore Borsellino e al dirigente generale dell’ospedale Civico – aggiungono -, da cui dipende la centrale operativa del 118 di Palermo e di cui Marchese è un dipendente, di adottare i dovuti provvedimenti. Ci meravigliamo che finora non l’abbiano fatto, visto che quanto accaduto non era di certo un segreto”. A rincarare la dose, pensa il capogruppo di FI all’Ars, Marco Falcone: “Colpito da aneurisma mentre era in Sardegna ha chiamato l’elisoccorso del 118 siciliano, chiedendo di essere riportato in Sicilia dove è poi stato ricoverato e curato. Un trasferimento definito dagli interessati di routine – aggiunge il forzista – una routine che non si è purtroppo verificata nelle drammatiche ore in cui si è consumata la tragedia della piccola Nicole. Per lei nessun elicottero si è alzato in volo”.  In campo anche il vicesegretario vicario del sindacato dei medici Cimo, Angelo Collodoro: “Più di un anno fa un parente di un politico è stato trasferito con l’elisoccorso da Messina a Palermo nonostante ci fossero tre reparti di chirurgia attrezzati per l’intervento, dietro pressioni politiche. Su questa vicenda l’autorità giudiziaria ha aperto un’inchiesta”.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti