Dj Fabo, pm acquisirà documenti clinica Svizzera. Accertare requisiti per suicidio

Dj Fabo, pm acquisirà documenti clinica Svizzera. Accertare requisiti per suicidio
2 marzo 2017

La documentazione clinica con tutte le pratiche necessarie per ottenere il suicidio assistito nella Clinica Dignitas di Forch, nei pressi di Zurigo. E le relazioni firmate medici della struttura che hanno assistito Dj Fabo nella cosiddetta “morte volontaria”. Sono soprattutto queste le carte che saranno acquisite nei prossimi giorni dal pm di Milano, Tiziana Siciliano, titolare del fascicolo di indagine che mercoledì ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati dell’esponente radicale Marco Cappato per aiuto al suicidio. I primi passi dell’inchiesta milanese si muovono su un doppio fronte: quello generale, necessario per accertare l’iter sanitario da percorrere e i requisiti da rispettare per accedere all’assistenza medica per il suicidio assistito nella clinica Svizzera, e quello individuale che riguarda nel dettaglio la vicenda di Fabiano Antoniani, con tutte le relazioni mediche e sanitarie relative al suo caso specifico.

Il 40 enne milanese, diventato tetraplegico e cieco dopo un’incidente d’auto, aveva infatti espresso in modo chiaro la sua volontà di farla finita ed è stato lui, attraverso un movimento della mandibola, ad attivare il macchinario che gli ha somministrato il farmaco letale. Un suicidio volontario reso possibile anche dall’aiuto concreto fornito in territorio italiano da Cappato, tesoriere dell’associazione Luca Coscioni, che ha accompagnato Dj Fabo in Svizzera e lo ha assistito fino alla fine, autodenunciandosi una volta rientrato in Italia. E’ stata una mossa tutta politica quella dell’esponente Radicale: la sua speranza è quella di finire sotto processo e creare così un precedente di giurisprudenza capace di colmare un vuoto nella normativa. “Voglio difendermi davanti a un giudice”, ha messo in chiaro Cappato dopo essersi autodenunciato davanti ai carabinieri della compagnia Duomo che ora condurranno le indagini coordinate dal pm Siciliano. Ad oggi, tuttavia, l’esponente Radicale non ha ancora nominato un difensore di fiducia. Il magistrato milanese che coordina il dipartimento lavoro e salute lo interrogherà nei prossimi giorni, soltanto quando il quadro generale sarà più definito.

Leggi anche:
Ipotesi Alta Corte per giudicare le toghe, accordo su separazione carriere
Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti