A inizio del nuovo anno scolastico, a settembre 2020, saranno chiamati ad occupare le cattedre disponibili nelle scuole secondarie 32.000 insegnanti sulla base delle attuali graduatorie. In autunno, o comunque quando la situazione epidemiologica lo permetterà, sarà svolto il concorso con una prova scritta, non il quiz a crocette. Gli insegnanti che supereranno il concorso saranno assunti a tempo indeterminato, a partire presumibilmente dall’anno scolastico che inizierà a settembre 2021. Dovrebbero essere questi gli effetti dell’accordo di maggioranza sulla scuola, raggiunto la notte scorsa grazie alle mediazione del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
In queste ore governo e maggioranza stanno lavorando per mettere nero su bianco i termini dell’accordo in un emendamento al decreto scuola, all’esame della Commissione Istruzione del Senato. Non è ancora stato deciso se sarà un nuovo emendamento a firma del relatore, o se si procederà alla riformulazione di un emendamento parlamentare già depositato. Entro domani la Commissione dovrebbe licenziare il testo che potrebbe approdare in Aula mercoledì. Dati i tempi stretti per la conversione del decreto, che scade il 7 giugno e deve essere esaminato anche dalla Camera, è probabile il ricorso al voto di fiducia. L’accordo prevede quindi che le assunzioni avverranno attraverso un concorso, ma non un quiz a crocette e non in estate, quando l’epidemia renderebbe complicato organizzarlo anche dal punto di vista logistico e in sicurezza. Il prossimo anno scolastico potrà intanto iniziare con le cattedre coperte in base alle graduatorie.
