DOBBIAMO STRAPPARE QUESTA BANCONOTA | I 50 € così non sono validi: beccati 120.000 pezzi in meno di 6 mesi

Banconote - (pexels) - IlFogliettone.it (2)

Banconote - (pexels) - IlFogliettone.it

Allarme banconote contraffatte in Italia e Sicilia, aumentano i soldi falsi in circolazione soprattutto di questi tagli.

Nonostante una netta riduzione nella produzione di banconote nell’area euro e in Italia, cresce il fenomeno della contraffazione. I biglietti falsi, in particolare quelli da 20 e 50 euro, risultano sempre più diffusi e rappresentano un problema serio per commercianti e cittadini. A lanciare l’allarme è Gabriele Urzì, dirigente nazionale Fabi e responsabile salute e sicurezza Fabi Palermo, che evidenzia come anche in Sicilia il fenomeno stia prendendo piede, con diversi casi di cronaca rilevanti durante l’anno.

La regione siciliana ha visto diverse denunce per l’uso di banconote false. A gennaio, tre uomini sono stati segnalati a Raddusa per aver speso banconote da 50 euro contraffatte in varie attività commerciali. Ad aprile, ad Agrigento, molti titolari di piccole imprese hanno ricevuto pagamenti con biglietti falsi da 20 euro. Sempre ad Agrigento, a maggio, un giovane migrante e una donna locale hanno tentato di pagare con una banconota falsa da 50 euro, sventato dal sistema di controllo di un bar. Nel medesimo mese, a Mineo, un sessantenne è stato denunciato per aver smerciato banconote contraffatte. Questi episodi dimostrano come la contraffazione non sia un fenomeno isolato, ma diffuso e ben organizzato.

I dati ufficiali della Banca d’Italia mostrano un quadro interessante e preoccupante allo stesso tempo. Nel nostro Paese la produzione di banconote è diminuita del 26% rispetto all’anno precedente, mentre i biglietti contraffatti scoperti sono cresciuti da 104.669 a 121.111 unità. Questo aumento segnala un peggioramento della situazione sotto il profilo della sicurezza e della diffusione di denaro falso, nonostante gli sforzi per ridurre il numero complessivo di banconote emesse.

Per far fronte a questo problema, la Banca d’Italia ha intensificato le attività di controllo e verifica. Sono stati eseguiti accertamenti su 80 istituti di credito per verificare il corretto funzionamento di 948 apparecchiature selezionatrici di banconote presso 347 sportelli. Inoltre, sono state ispezionate quattro aziende non finanziarie per valutare il rispetto delle normative sul trattamento delle banconote e le disposizioni antiriciclaggio. Parallelamente, si è svolta anche una rigorosa attività di controllo a distanza per monitorare il rispetto delle regole da parte degli operatori.

La falsificazione resta un reato grave

Nonostante la diffusione del fenomeno, i cittadini non devono farsi prendere dal panico, ma mantenere alta la guardia. L’uso di denaro falso a scopo di pagamento costituisce infatti un reato penale perseguibile dalla legge. È fondamentale, quindi, saper riconoscere un biglietto contraffatto e rivolgersi prontamente alle Forze dell’Ordine o agli esperti bancari in caso di sospetti.

Per difendersi dal rischio di accettare o utilizzare banconote contraffatte, Gabriele Urzì suggerisce di seguire la regola del “toccare, guardare, muovere”. Toccando la banconota si può sentire la particolare consistenza della carta, diversa da quella comune, e la presenza di elementi in rilievo. Guardando il biglietto in controluce si nota il “filo di sicurezza”, una linea scura con il simbolo “€” e la cifra. Inoltre, i tagli da 20 a 200 euro presentano una “finestra” olografica che mostra il ritratto della dea Europa.

Banconote - (pexels) - IlFogliettone.it (2)
Banconote – (pexels) – IlFogliettone.it

L’effetto ottico che fa la differenza

Un ulteriore test consiste nel muovere la banconota per osservare il cambiamento di colore nella cifra brillante posizionata nell’angolo inferiore sinistro. Questo elemento produce un effetto luminoso che varia dal verde smeraldo al blu scuro, un dettaglio difficile da riprodurre nei biglietti falsi e utile per una rapida verifica.

In conclusione, il fenomeno della contraffazione rimane una minaccia concreta sia per i commercianti sia per i cittadini. La riduzione della produzione di banconote non ha frenato la circolazione di biglietti falsi, che anzi sono aumentati sensibilmente. È quindi essenziale non abbassare la guardia, utilizzare gli strumenti di verifica disponibili e denunciare immediatamente alle autorità qualsiasi sospetto di denaro contraffatto, contribuendo così a contrastare efficacemente questa piaga.