Droga a domicilio e sms promozionali: 23 arresti a Salerno

14 settembre 2021

A Salerno bloccata dai carabinieri una fitta rete di spaccio di droga: 13 persone sono finite in carcere e 10 agli arresti domiciliari. I 23 destinatari dell’ordinanza cautelare, emessa dal gip del tribunale di Salerno a conclusione delle indagini coordinate della locale Dda, sono indagati per associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e connesso spaccio. Le investigazioni, durate dagli inizi 2018 sino all’agosto 2020, hanno fatto emergere uno spaccato delinquenziale attivo non solo a Salerno città ma anche nei comuni limitrofi, dedito al traffico di cocaina, eroina e crack. Un’organizzazione piramidale nota come “I Guaglioni di via Irno”, retta dal pregiudicato Aniello Pietrofesa, che, in più intercettazioni, viene definito come “capo promotore” o “capo dei capi”.

Le indagini hanno portato a individuare un’organizzazione di drug delivery, con veri e propri centralinisti alternati in turni in possesso di utenze telefoniche dedicate e intestate fittiziamente per ricevere le ordinazioni, disponendo l’appuntamento o anche la consegna a domicilio della droga. Venivano, inoltre, inviati degli sms promozionali per stimolare l’acquisto di stupefacenti soprattutto per la platea di compratori perlopiù fra i 18 ed i 30 anni. Nel gruppo criminale erano impiegate anche tre donne che erano impegnate per il confezionamento, ma anche lo spaccio e l’occultamento di stupefacente o denaro.

Secondo quanto emerso dalle indagini, il modus operandi della banda non ha conosciuto battute d’arresto nemmeno con l’emergenza Covid-19. Oltre al frequente cambio di utenze telefoniche ed al linguaggio in codice, il gruppo criminale si è distinto per il possesso di un notevole parco auto e moto, integrato spesso da mezzi a noleggio a breve termine per eludere i controlli delle forze di polizia. L’efficienza della struttura criminale è confermata dall’incredibile entità del giro d’affari: i vari componenti del gruppo, a più riprese, riportano telefonicamente ricavi giornalieri che variano tra i 500-1000 euro a testa per la vendita di cocaina, di eroina e di crack, con prezzo proposto solitamente di 10 euro ogni dose. Un giro d’affari tanto corposo da portare i membri dell’organizzazione a numerosi viaggi verso il quartiere Secondigliano di Napoli per l’approvvigionamento della droga da smerciare nel Salernitano, con un ricavato stimato di oltre un milione di euro annui.

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Il gruppo dei “Guaglioni di via Irno” – informa l’Arma – era caratterizzato anche da un sistema di mutua assistenza degli associati finiti in carcere o con problemi giudiziari: Pietrofesa, infatti, si preoccupava di fornire loro il legale di fiducia, nonché il denaro per pagare gli onorari di competenza, elargendo, inoltre, consigli su come comportarsi dopo essere stati fermati dalle forze dell’ordine e messi a disposizione della magistratura. L’intera attività ha portato a numerosi provvedimenti durante la fase investigativa: 10 arresti in flagranza di reato per spaccio e detenzione ai fini di spaccio, due denunce a piede libero per il medesimo reato, sei sanzioni amministrative ad assuntori e il sequestro di 30 grammi di cocaina, circa 320 grammi di eroina e 23 grammi di crack.

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