“Duello” Toti-Gelmini, Forza Italia si divide tra pro e contro

“Duello” Toti-Gelmini, Forza Italia si divide tra pro e contro
Giovanni Toti e Mariastella Gelmini
1 luglio 2019

C’e’ chi sta senza riserve con Giovanni Toti, che chiede un azzeramento totale di tutti gli incarichi dentro Forza Italia per ripartire. E poi c’e’ chi, al contrario, stigmatizza le parole del governatore della Liguria. Si apre il dibattito interno a Forza Italia, e le parole non sono tenere: Toti prende spunto dall’addio al partito di Guido Castelli, citando altri precedenti, e afferma: “C’e’ ancora qualcuno che sostiene che non serva azzerare tutto al piu’ presto? Che non serva andare a un confronto ovunque, citta’, regioni e Paese per far scegliere ai nostri sostenitori e militanti la linea politica e la classe dirigente? Non possiamo consentire che l’entropia, o peggio, l’egoismo di qualcuno, distruggano tutto. Bisogna muoversi in fretta, azzerare tutto e ripartire con coloro che saranno scelti dal popolo di centrodestra di ogni luogo”.

Dura la reazione della capogruppo Mariastella Gelmini: “Il partito merita rispetto, basta atti di prepotenza”. “Faccio davvero fatica a leggere il dispaccio della Gelmini intriso di bullismo politico e dialettico mentre il partito necessita, invece, di confronto sulle idee e di approfondimento sul percorso che dobbiamo fare. Peccato! Desidero comunque rassicurare che il coordinatore Toti, con la sua partecipazione, non ha inteso distogliere dal lavoro gli amministratori intervenuti, i quali hanno voluto manifestare il loro appoggio alla stagione di rinnovamento dell’organizzazione di Forza Italia”, afferma Paolo Romani.

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Valentina Aprea, invece, si schiera con Gelmini e sottolinea: “Giovanni Toti – che pur ha ricevuto, generosamente, una delega da Berlusconi insieme ad altri dirigenti del partito – continua a muoversi in modo sbagliato. Non e’ balcanizzando il partito che si avvicinano gli amministratori. Prenda atto di questo e piuttosto impari a lavorare in squadra, approfittando della fase nuova che ha avviato il presidente Silvio Berlusconi e che vedra’ una piu’ ampia partecipazione, per la quale occorre un serio approfondimento e non soluzioni da laboratorio”. “Non possiamo perdere questa opportunita’ per soddisfare l’ansia da prestazione di Giovanni Toti o dei suoi tifosi”, attacca Aprea, secondo la quale “c’e’ un tempo e un modo per ogni cosa e le regole sulle quali si sta lavorando saranno il pilastro di questa svolta. Nel frattempo non si puo’ decidere nulla in autonomia ne’ tantomeno azzerare classe dirigente. Toti, anziche’ pretendere date ad ottobre, si sieda intorno a quel tavolo delle regole, come e’ stato sollecitato da Mariastella Gelmini, e dia il suo contributo senza pretese egemoniche”, conclude la parlamentare azzurra.

Per Marco Marini “Berlusconi e’ stato lungimirante e da statista quale e’ ha offerto all’Italia la possibilita’ di avere un partito, Forza Italia, rinnovato dall’interno che difenda i valori e le liberta’ che hanno fatto grande il nostro Paese. Le nuove regole di rappresentanza interna devono essere costruite coinvolgendo e sentendo tutti come sostiene fin dall’inizio Mariastella Gelmini. Se vogliamo davvero cogliere l’opportunita’ di rilanciare Forza Italia non serve a nulla lanciare ultimatum o evocare scissioni. Personalmente auspico che il nostro confronto avvenga sulle idee che servono al Paese. Perche’ il nostro dna e’ quello del fare. E a tale proposito questo governo gialloverde sta portando l’Italia nel baratro. E noi non possiamo consentirlo”.

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Sostiene Andrea Mandelli: “I problemi del Paese sono tanti e le risposte date dal governo troppo poche: i cittadini aspettano dalla politica soluzioni concrete. Ecco perche’ il rinnovamento di Forza Italia tracciato con grande generosita’ dal Presidente Berlusconi dovrebbe partire, per rispetto degli italiani, dai contenuti anziche’ dagli assetti interni che non interessano nessuno. Questo e’ quello che stiamo facendo in Lombardia con il commissario Salini e il capogruppo Gelmini. Tornare a intercettare il consenso per risolvere i problemi dei cittadini e’ il modo migliore per raccogliere e onorare la sfida lanciata da Silvio Berlusconi”, conclude.

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