Epidemiologa dell’Iss: “Contagi in crescita? Precedenti al lockdown”

21 marzo 2020

I controlli partiti in tempo dovrebbero contenere il rischio di diffusione a Fondi, ed evitare che si ripeta come Codogno. L’agenzia di stampa Askanews ne parla con la dottoressa Flavia Riccardo, epidemiologa dell’Istituto Superiore di Sanità. “Noi abbiamo interesse ad agire presto, il più presto possibile. In Lombardia sono stati bravissimi. Purtroppo si sono trovati in una situazione i cui c’era già una trasmissione in corso. Noi abbiamo la possibilità in altre regioni di imparare da quello che è successo in Lombardia, e per questo ci si muove in maniera puntuale e sul territorio nazionale”.

“Io vedo una serie di azioni che vogliono evitare i numeri della Lombardia, portare a un controllo più precoce di queste infezioni sul territorio. Significa che c’è un’attenzione a contenere il virus”. Tutte le autorità sanitarie stanno preparandosi e agendo per limitare la trasmissione. Tutti fanno la loro parte, anche i cittadini. Stiamo tutti lavorando per lo stesso scopo, che è quello di avere il più possibile la situazione sotto controllo, evitando di avere situazioni emergenziali come quelle della Lombardia in altre parti del territorio.

I numeri dei contagi da coronavirus che ancora crescono di giorno in giorno appartengono in realtà alla diffusione prima del cosiddetto lockdown. E dalla prossima settimana, sperabilmente, si potrebbe assistere a una prima inversione di tendenza. Anche se, per uscire dal tunnel, “ci vorrà un po’ di tempo” continua a spiegare ad Askanews, la dottoressa Flavia Riccardo, epidemiologa dell’Istituto Superiore di Sanità. “Il picco è quando noi troviamo la maggior parte delle infezioni e poi finalmente i casi cominciano a scendere. Dall’11 marzo abbiamo avuto una serie di misure su tutto il territorio nazionale – aggiunge – e ci aspettiamo che a distanza di due settimane più o meno potremmo cominciare a vedere una stabilizzazione, e anche una diminuzione dei casi. A partire dalla prossima settimana, considerando i tempi di raccolta dati, speriamo di vedere un cambiamento che inverta la tendenza degli ultimi giorni”. “Quello che vediamo ora sono persone molto probabilmente esposte prima che queste misure entrassero in vigore”.

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