Esplode bomba H, il Mondo condanna il NordCorea

Esplode bomba H, il Mondo condanna il NordCorea
3 settembre 2017

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, incontra oggi il team per la sicurezza nazionale, dopo il test della bomba H effettuato dalla Corea del Nord. Verso Pyongyang, inoltre, gli Usa progettano nuove sanzioni, hanno fatto sapere fonti del Tesoro americano. “Le loro azioni continuano ad essere molto ostili e pericolose per gli Usa” ha commentato il presidente statunitense Donald Trump il test della potente bomba a idrogeno effettuato dalla Corea del Nord, che può essere montata su un missile a lungo raggio. La politica di “pacificazione con Pyongyang non funzionerà”, ha aggiunto Trump, definendo la Nord Corea uno “Stato aggressivo che è diventato una grande minaccia e una fonte di imbarazzo per la Cina, che sta cercando di aiutare ma con scarso successo”. Intanto, il presidente sudcoreano Moon Jae-In ha chiesto “la sanzione più severa possibile” contro il regime nordcoreano, dopo il sesto test atomico condotto da Pyongyang. Moon ha auspicato “tutte le possibili misure diplomatiche, inclusa una risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu che isoli completamente la Corea del Nord”, ha riferito il suo consigliere per la sicurezza nazionale, Chung Eui-yong, dopo una riunione di emergenza. Il Sud prenderà in considerazione il dispiegamento “degli assets strategici più potenti delle forze armate Usa”, ha continuato. Le autorità sudcoreane hanno già avuto consultazioni con Washington: il consigliere per la sicurezza Usa, McMaster e il suo collega sudcoreano, Chung Eui-yong, hanno avuto un colloquio telefonico di una ventina di minuti, circa un’ora dopo la detonazione. Anche la Russia ha espresso la più forte condanna del test nucleare condotto dalla Corea del Nord.

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“Quest’ultimo affronto di Pyongyang verso le disposizioni del Consiglio di Sicurezza dell’Onu e verso le norme internazionali meritano la più forte condanna”, si legge in un comunicato del ministero degli Esteri russo. “Nelle presenti circostanze, è imperativo rimanere calmi ed astenersi da qualsiasi azione che possa portare a una ulteriore escalation della tensione”. Anche “l’Italia esprime la più risoluta e inequivocabile condanna per il test nucleare effettuato stanotte dalla Repubblica Democratica Popolare di Corea, che rappresenta l’ennesima chiara violazione di molteplici Risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite”, ha affermato il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano. “L’Italia manifesta la propria solidarietà ai Paesi della Regione per le conseguenze del comportamento irresponsabile di Pyongyang – ha aggiunto -. L’avanzamento del programma nucleare e missilistico nordcoreano rappresenta una seria e crescente minaccia al regime di non proliferazione globale, nonché alla pace e alla sicurezza internazionali. La Repubblica Democratica Popolare di Corea – si legge ancora nella nota della Farnesina – e’ l’unico Paese ad avere violato nel XXI secolo la moratoria internazionale sui test nucleari. Il sesto test nucleare svolto da Pyongyang pone in luce una volta di piu’ la necessita’ di un’urgente entrata in vigore del Trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari”, ha chiarito il ministro Alfano. “La Repubblica Democratica Popolare di Corea deve immediatamente abbandonare lo sviluppo del proprio programma nucleare e missilistico e desistere dal crescente percorso di autoisolamento e di sfida alla comunita’ internazionale. L’Italia continuerà a fare la sua parte per una risposta ferma e coesa di quest’ultima”. Così ha concluso il titolare della Farnesina.

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LA BOMBA H La scossa e’ avvenuta alle 12,36 ora locale (le 5,36 ora italia). Pyongyang ha effettuato il suo sesto test termonucleare facendo esplodere, stavolta, una bomba all’idrogeno (bomba H), in sito sotterraneo. Esplosione individuata grazie alla scossa causata dalla deflagrazione sotterranea misurata in una magnitudo 6,3.  A un’ora di distanza dal sisma artificiale, l’agenzia sud-coreana Yonhap ha diffuso la notizia di un altro sisma, questa volta di magnitudo 4,6, avvenuto sempre nei pressi di Punggye-ri. A conferma che si tratta della sesta esplosione di un ordigno atomico (il primo avvenne il 9 ottobre del 2006 sotto la dittatura di Kim Jong-il, padre dell’attuale leader Kim Jong-un) il dato che l’ipocentro, la profondita’ cui si e’ verificata il sisma/esplosione e’ stata individuata dall’Usgs a 0 km di profondita’. Qualsiasi vero terremoto avrebbe registrato un ipocentro di almeno qualche km. La scossa/esplosione si e’ verificata alle 5,30 ora italiana. L’ultimo test nucleare di Pyongyang risale al 9 settembre dello scorso anno, e aveva provocato un sisma di 5,3 gradi sulla scala Richter: il test di oggi sarebbe quello su più larga scala mai condotto dal regime di Kim Jong-un. Alla notizia del sisma, sia il Giappone che la Corea del Sud hanno immediatamente convocato il Consiglio di Sicurezza Nazionale. Poche ore prima prima del sisma di questa mattina, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il primo ministro giapponese, Shinzo Abe, hanno avuto un colloquio telefonico. I due leader hanno discusso di nuove pressioni nei confronti del regime nord-coreano e hanno “riaffermato l’importanza di una stretta cooperazione tra Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud di fronte alla crescente minaccia dalla Corea del Nord”, secondo quanto sottolinea un comunicato della Casa Bianca.

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La nuova provocazione della Corea del Nord, arriva dopo i lanci di due missili balistici intercontinentali (Icbm) Hwasong-14 del 4 e del 28 luglio in grado di colpire tutti gli Usa, Test giunto poco dopo l’annuncio che la Corea del Nord e’ riuscita ha compiere un enorme salto di qualita’ nella sua capacita’ offensiva sostenendo di aver creato un ordigno termonucleare centinaia di volte piu’ potente di una normale bomba atomica come quelle sganciate dagli americani il 6 ed il 9 agosto 1956 su Hiroshima e Nagasaki in Giappone. Bomba H che puo’ essere miniaturizzata a tal punto da essere montata nell’ogiva di un missile Icbm. Da Pyongyang e’ stata diffusa una foto del dittatore Kim Jong-un di fronte ad un ordigno che ha le caratteristiche di una bomba H al Nuclear Weapons Institute. Si tratta di “un ordigno termonucleare (bomba all’idrogeno) con una potenza superesplosiva realizzata al 100% con le nostre tecnologie” ha dichiarato Kin secondo l’agenzia nordcoreana Kcna. I vertici militari sudcoreani hanno riferito che l’esplosione e’ stata effettuata nel sito di Punggye-ri e secondo l’istituto geologico Usa (Usgs) la scossa causata dalla deflagrazione di 6,3 gradi della scala Richter e’ nettamente maggiore di quelle causate dai precedenti 5 test. L’epicentro della scossa e’ stata individuata a 22,3 km ad est di Sungjibaegan proprio nella zona del poligono di Punggye-ri Un successivo sisma di magnitudo 4,6 e’ stato registrato dai cinesi per il crollo.

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