EUROVISION 2025 | “Abbiamo cambiato appositamente il regolamento”: intervento urgente dell’organizzazione, non saranno squalificati

Eurovision 2025 - (pexels) - IlFogliettone.it

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Cambia la regola sulla gestione delle bandiere da poter esibire, dovranno seguire le leggi elvetiche.

Dopo le accese polemiche dello scorso anno riguardanti l’esposizione delle bandiere all’Eurovision Song Contest, l’Ebu, l’Unione Europea di Radiodiffusione, ha deciso di aggiornare il regolamento per l’edizione 2025. L’evento si svolgerà dal 13 al 17 maggio alla St. Jakobshalle di Basilea e vedrà una nuova gestione della questione bandiere, con regole che distinguono nettamente tra il pubblico e gli artisti in gara.

Secondo quanto riportato dalla DR, la televisione di stato danese, il pubblico potrà portare nell’arena qualsiasi bandiera, purché questa non violi le leggi svizzere. Sarà quindi permesso esporre anche bandiere precedentemente vietate, come quelle della comunità LGBTQIA+, dell’Unione Europea e della Palestina. Una scelta che riflette il principio della libertà di espressione, garantito dalla costituzione della Confederazione Svizzera, e che segna una netta differenza rispetto all’edizione precedente.

Nonostante l’apertura, esisteranno comunque dei limiti chiari imposti dalla legislazione elvetica. Saranno vietate le bandiere che contengano contenuti razzisti, incitazioni all’odio o alla violenza, simboli di organizzazioni terroristiche, nonché rappresentazioni offensive o diffamatorie. La Svizzera, pur non riconoscendo formalmente la Palestina come stato indipendente, ha mantenuto una posizione di apertura, votando a favore della sua presenza come osservatore permanente non membro all’Onu.

Diversa sarà la situazione per gli artisti in gara. Ogni delegazione sarà autorizzata a portare solamente la bandiera ufficiale del proprio paese, consegnata direttamente dall’emittente pubblica svizzera Srg Ssr. Non sarà consentito esibire bandiere di paesi non in gara né simboli che rappresentano cause sociali o comunità specifiche, a differenza di quanto avvenuto in passato con artisti come Marco Mengoni e Nemo.

Una sfilata senza simboli extra

Durante la tradizionale sfilata delle bandiere, quindi, non sarà più possibile vedere artisti che mostrano vessilli della comunità LGBTQIA+ o di altre cause. Il momento celebrativo sarà strettamente istituzionale, focalizzato sull’identità nazionale dei partecipanti. Questa decisione mira a preservare l’uniformità e a evitare nuove controversie che possano distogliere l’attenzione dalla gara musicale.

Chi non rispetterà le nuove regole rischierà sanzioni immediate. Il personale di sicurezza e la radiotelevisione ospitante avranno l’autorità di negare l’ingresso o di espellere chiunque violi il regolamento, senza diritto al rimborso del biglietto. Le bandiere non conformi potranno essere sequestrate, a dimostrazione della serietà con cui sarà gestita l’applicazione delle direttive.

Eurovision 2025 - (pexels) - IlFogliettone.it
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L’Eurovision torna in Svizzera

L’edizione 2025 dell’Eurovision Song Contest segna un ritorno importante della manifestazione in Svizzera, patria della prima storica edizione nel 1956. Basilea si prepara ad accogliere migliaia di fan provenienti da tutta Europa e oltre, con eventi collaterali che animeranno la città nei giorni della competizione, in un clima di festa e condivisione.

Il turquoise carpet, tradizionale cerimonia di apertura dell’evento, si svolgerà l’11 maggio nel centro di Basilea. Sarà l’occasione per presentare ufficialmente i concorrenti e dare il via a una settimana ricca di musica, cultura e spettacolo. Con le nuove regole, l’Eurovision 2025 punta a garantire uno svolgimento sereno e rispettoso dei valori di inclusione e legalità.