Il Ministro Zangrillo aumenta gli stipendi: “600 euro al mese in più in busta paga” | C’è la data del primo bonifico

Paolo Zangrillo - (facebook) - IlFogliettone.it

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Al via alle trattative per il rinnovo del contratto della dirigenza pubblica previsto un aumento considerevole negli stipendi.

L’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (Aran) ha ufficialmente convocato i sindacati l’8 maggio per avviare il confronto sul rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro per la dirigenza delle Funzioni centrali. La convocazione segue l’emanazione dell’atto di indirizzo firmato dal ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo. Il negoziato si prospetta cruciale per ridefinire non solo gli aspetti economici, ma anche quelli normativi e organizzativi del rapporto di lavoro dei dirigenti pubblici.

Il nuovo contratto prevede, in linea con quanto stabilito per gli altri comparti pubblici, un incremento retributivo del 6%. Per i dirigenti delle Funzioni centrali, ciò si tradurrà in un aumento medio lordo di 582 euro al mese per tredici mensilità. Un intervento che, secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, rappresenta un passo avanti importante, ma che non risolve del tutto le criticità legate alla perdita del potere d’acquisto accumulata negli anni precedenti.

Tra le novità più rilevanti dell’atto di indirizzo ministeriale figura l’introduzione di un meccanismo di premialità riservato ai dirigenti che si distinguano per performance eccellenti in modo continuativo. A questi sarà garantito non solo un riconoscimento economico aggiuntivo, ma anche l’accesso privilegiato a percorsi di formazione di alto livello. L’intento è quello di incentivare l’efficienza e la qualità dell’azione amministrativa, premiando chi contribuisce concretamente al miglioramento dei servizi pubblici.

Il contratto prevede inoltre un obbligo di aggiornamento professionale con cadenza biennale, con l’obiettivo di assicurare una costante crescita delle competenze e una maggiore aderenza ai cambiamenti normativi e tecnologici. In parallelo, verrà introdotto un sistema strutturato di mentorship: i dirigenti con maggiore esperienza saranno chiamati ad affiancare e supportare le nuove leve, promuovendo così un passaggio efficace di competenze e responsabilità.

Le richieste delle federazioni della dirigenza pubblica

Le organizzazioni sindacali rappresentative della dirigenza, tra cui la Federazione della Funzione Pubblica dei dirigenti aderente a Cida, hanno sollecitato l’accorpamento in un’unica tornata dei rinnovi contrattuali relativi ai trienni 2022-2024 e 2025-2027. In una lettera indirizzata al ministro Zangrillo, i rappresentanti sindacali hanno evidenziato l’urgenza di un intervento che eviti ulteriori ritardi e perdite economiche, stimate in circa 600 euro lordi al mese per i dirigenti.

Per Fp Cida è fondamentale rendere nuovamente attrattiva la carriera pubblica, in particolare per i giovani. A tal fine, è necessario intervenire non solo sugli stipendi, ma anche sulle prospettive di crescita professionale e sulla flessibilità organizzativa. Secondo il presidente Roberto Caruso, è indispensabile rafforzare il welfare aziendale, promuovere la formazione continua e garantire una maggiore stabilità e autonomia negli incarichi dirigenziali.

Aumento stipendio - (pexels) - IlFogliettone.it
Aumento stipendio – (pexels) – IlFogliettone.it

Sistemi di valutazione trasparenti per riconoscere il merito

Uno degli aspetti su cui le organizzazioni sindacali intendono insistere nel confronto con Aran è la definizione di sistemi di valutazione della performance più trasparenti e oggettivi. Solo attraverso una reale misurazione del merito sarà possibile attribuire in modo equo premi e incarichi, rafforzando il legame tra responsabilità, risultati e retribuzioni. Questo approccio, auspicano i sindacati, dovrebbe diventare strutturale nel nuovo contratto.

Dopo l’incontro dell’8 maggio, è già in calendario una seconda riunione il 15 maggio per discutere la definizione dei comparti e delle aree contrattuali del triennio 2025-2027. Si tratta di un passaggio chiave per assicurare continuità alla contrattazione e per evitare nuovi ritardi. Il confronto si annuncia complesso, ma anche carico di aspettative da parte di una dirigenza pubblica che chiede maggiore riconoscimento, valorizzazione e certezze sul proprio futuro.