Fare sport nelle aree inquinate riduce benefici

Fare sport nelle aree inquinate riduce benefici
25 dicembre 2021

Le persone che si impegnano in attività fisiche faticose (come fare jogging o partecipare a sport competitivi) in aree con grave inquinamento atmosferico possono avere meno benefici per la salute del cervello rispetto alle persone che si esercitano in aree senza smog. E’ quanto emerge da una ricerca svolta dall’Università dell’Arizona a Tucson e pubblicate sulla rivista scientifica Neurology.

“L’esercizio fisico fatto energicamente può aumentare l’esposizione all’inquinamento atmosferico e studi precedenti hanno già mostrato effetti negativi dell’inquinamento sul cervello – ha detto l’autrice dello studio, Melissa Furlong, ricercatrice dell’Università dell’Arizona a Tucson -. Abbiamo dimostrato che l’attività fisica è associata a migliori marcatori della salute del cervello nelle aree con un minor inquinamento atmosferico – ha aggiunto -. Tuttavia, alcuni effetti benefici sono essenzialmente scomparsi nei casi delle attività fisiche nelle aree con i più alti livelli di inquinamento atmosferico. Questo non vuol dire che le persone dovrebbero evitarlo. Nel complesso, l’effetto dell’inquinamento atmosferico sulla salute del cervello è stato modesto”.

I ricercatori hanno scoperto che un’attività fisica energica riduce l’iperintensità della sostanza bianca nelle aree a basso inquinamento atmosferico, ma questi benefici non sono stati riscontrati tra quelli nelle aree ad alto inquinamento atmosferico. “Sono necessarie ulteriori ricerche, ma se i nostri risultati dovessero essere replicati, le politiche pubbliche potrebbero essere utilizzate per affrontare la questione dell’esposizione delle persone all’inquinamento atmosferico durante l’esercizio fisico – ha continuato Furlong – Ad esempio, poiché una quantità significativa di inquinamento atmosferico deriva dal traffico, la promozione della corsa o della bicicletta lungo percorsi lontani dal traffico intenso può essere più vantaggiosa”.

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