Forza Italia, è scontro su cerchio magico. Per le politiche si parte dal modello meneghino

Forza Italia, è scontro su cerchio magico. Per le politiche si parte dal modello meneghino
12 giugno 2016

di Maurizio Balistreri

L’ufficio di presidenza di Forza Italia e’ stato convocato per martedi’ prossimo per le 19,30. Proprio nel giorno dell’operazione di Berlusconi che si e’ definitivamente convinto della necessita’ dell’intervento. Il motivo e’ legato al bilancio del partito, e’ necessario approvarlo entro il 30 giugno. Ma sara’ quello anche un primo momento di dialogo interno per capire come occorrera’ muoversi nell’attesa della convalescenza del Cavaliere. Tanto che qualcuno parla anche di una richiesta di far partire subito un percorso per una maggiore democrazia sulle scelte del partito. Martedi’ si potrebbe discutere anche dei ballottaggi: la linea e’ quella della non indicazione di voto, ma molti ‘big’ azzurri propendono per i Cinque stelle a Torino e Roma, per dare un segnale al governo Renzi e agevolare la vittoria di Parisi a Milano. Tra alcuni forzisti c’e’ addirittura il timore che il premier possa voler fare pressione su Ncd per aiutare la vittoria Sala. Comunque il candidato del centrodestra ha avuto una riunione con diversi big azzurri, a partire da Toti e Gelmini. Ed e’ proprio il modello meneghino che i vertici del partito azzurro vorrebbero seguire anche per il futuro. Ovvero allargare la coalizione al centro, riaggregando anche gli ex FI, per potersi poi confrontare con Salvini sulla guida del centrodestra quando scattera’ l’operazione della lista unica.

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Un contenitore nuovo, quindi, con il rafforzamento del partito azzurro e una ‘sfida’ con il leader del Carroccio per impedirgli qualsiasi piano di annessione di pezzi di FI. Un’operazione che richiede tempi lunghi, percio’ – questa la convinzione dell”asse del nord’ dentro Forza Italia – meglio portare la legislatura fino al 2018, magari – se Renzi dovesse perdere il referendum – con un esecutivo di emergenza nazionale che possa nascere con il compito di riscrivere la legge elettorale. Ma dentro FI al momento la ‘querelle’ e’ un’altra. Ed e’ legata al cosiddetto ‘cerchio magico’. Raccontano che Marina sia determinata a terminare un ciclo, che voglia – ed e’ questo l’obiettivo ‘segreto’ anche della maggior parte dei big azzurri – voltare pagina e togliere quel potere accumulato dalla cerchia che da tempo filtra e ‘gestisce’ l’attivita’ politica del Cavaliere. Ora si cambia tutto, avrebbe intimato, secondo quanto viene riferito da fonti parlamentari. Anche per questo motivo Confalonieri e altre persone di fiducia della famiglia dell’ex premier continuano ad invitare FI a tenere fuori l’ex premier dalle beghe interne. In ogni caso nessuno nel partito al momento intende obiettare sulla decisione di Berlusconi di non modificare gli organismi di FI. Niente direttorio, quindi. “Anche se – spiega una fonte parlamentare azzurra – non e’ possibile narcotizzare il dibattito dentro il partito”. Il pensiero dunque e’ rivolto solo alla salute dell’ex premier, poi sara’ lo stesso Berlusconi – aggiunge un altro ‘big’ azzurro – a comunicarci se avra’ ancora intenzione di dettare la linea, nessuno ovviamente intende mettere in discussione la sua leadership o dar vita a speculazioni o strumentalizzazioni”. (foto, Mariastella Gelmini con Silvio Berlusconi e Giovanni Toti)

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