Friuli Venezia Giulia, le lacrime della Serracchiani in aula del Consiglio: “Attacchi personali”

Friuli Venezia Giulia, le lacrime della Serracchiani in aula del Consiglio: “Attacchi personali”
15 dicembre 2016

“Attacchi personali, tutti personali” nonostante abbia “dato tutta me stessa a questa Regione”: la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, si è commossa fino alle lacrime nell’aula del Consiglio regionale durante la replica agli interventi dei capigruppo sulla manovra di bilancio regionale. “Non so è perché sono donna o perché non sono nata qui – ha detto – ma credo di aver sopportato più di qualsiasi altra persona in questa sede attacchi che sono stati tutti personali”, è il passaggio del suo intervento nel quale la commozione ha preso Serracchiani. Lei ha provato a sciogliere il nodo in gola, si è fermata per una ventina di lunghissimi secondi, ma i sorsi d’acqua non sono bastati a scacciare una tensione irresistibile, tanto da rendere necessario un fazzoletto per asciugare le lacrime e toccarsi il naso. Poi le parole cariche di amarezza, chiedendo scusa perchè “non è questa l’immagine delle istituzioni”.

“Ci sono momenti in cui faccio fatica anch’io – ha aggiunto – ma non si può dire che io non abbia dedicato a questa Regione tutta me stessa perché per questa Regione ho rinunciato a tutte le cose più care che avevo”. Inevitabile pensare a fatti della sua vita privata e alle preoccupazioni per una carriera politica che, dopo averla portata da Udine alla vicesegreteria del Pd e alla presidenza della Regione, ora attraversa forse il passaggio più difficile, tra le sconfitte alle ultime tornate di elezioni amministrative e quella più recente del referendum. In precedenza Serracchiani aveva difeso con forza le riforme portate avanti e realizzate dalla sua giunta. “Abbiamo cercato di dare risposte ma non le abbiamo azzeccate tutte”, ha detto costatando subito dopo l’assenza di “collaborazione istituzionale” da parte dei sindaci contrari alla creazione delle Uti (Unioni Territoriali Intercomunali) in sostituzione delle Province.

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“Confido ancora che troveremo delle soluzioni condivise – ha concluso – ma se ci mettiamo a fare solo politica sulle riforme, queste soluzioni non le troveremo mai”. La risposta delle opposizioni, però, non si fa attendere ed è un “no” secco e pesante. Solidarietà, da parte dei consiglieri M5S e Fi, ma “le critiche sono politiche e non personali” e – come dice FdI-An “ora è troppo tardi” per chiedere la collaborazione. Serracchiani congeli la riforma e le Uti, dice la Lega che accetta la richiesta di collaborazione della presidente. A Serracchiani arrivano a decine le attestazioni di vicinanza e stima dagli esponenti del centrosinistra e la difesa del sen. Francesco Russo (Pd) che condanna gli insulti personali comparsi su Facebook, definendoli “inaccettabili: la violenza verbale – dice Russo – è uguale a quella fisica”.

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