Gianmarco Tognazzi, set e vigna le mie passioni

Gianmarco Tognazzi, set e vigna le mie passioni
Gianmarco Tognazzi
30 luglio 2018

Si è tenuta ad Arena del Mare, nel salernitano, la cerimonia del Gran Galà Premio Charlot, giunto alla XXX edizione. Fra i premiati, nella sezione Corti, l’attore Gianmarco Tognazzi. Una occasione per parlare di progetti presenti e futuri nel mondo del cinema, ma non solo. Tognazzi è reduce dal successo del film di Gabriele Muccino “A casa tutti bene”.

“Il segreto è stato Gabriele – ha spiegato – che ha messo insieme una squadra straordinaria. E quello che si vede nel film, anche l’unità di quella famiglia che poi invece si sfalda nell’arco di una giornata. L’unità che si vede fuori dal set era raddoppiata. Amici e colleghi che già avevano lavorato insieme, ma anche i nuovi: e questo grazie a Muccino. E’ stata una sperienza insimenticabile di cui nonsmetterò mai di ringraziarlo”.

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Tognazzi ha appena terminato le riprese di un film con Alessandro Gassman, “Non ci resta che il crimine” di Massimilano Bruno che guarda agli anni ottanta. “Posso dire molto poco per ordini superiori – ha sottolineato – i protagonisti sono Marco Giallini, Alessandro Gassman e io, Edoardo Leo ed Ilenia Pastorelli. Si tratta di una comedy action movie. Una commedia action con un clima particolare per quello che in genere vediamo noi. E ha un meccanismo di deja vu molto intrigante che ci riporta a dei tempi non tanto lontani ma nemmeno così recenti”. L’altra passione di Tognazzi è il vino, che è diventata anche una professione, come è accaduto per il cinema.

“La Tognazza sta andando molto bene. La passione per il vino nasce individualmente, Ugo ce l’aveva per la cucina. La Tognazza è anche una tenuta di mio padre che ha anche le vigne, oltre che l’orto e la serra. Ugo lo faceva per avere i suoi amici a casa e per condividere. La convivialità è stata sempre al centro della filosofia della nostra famiglia. Io quando sono tornato a vivere lì ho concentrato i miei sforzi sulla mia passione: il vino. Questa passione ha tramutato un gioco in un’azienda vera e propria che devo dire mi sta dando soddisfazioni ed è un lavoro a tempo pieno. Facciamo vino seriamente ma cerchiamo di comunicarlo con il team Tognazza in una maniera dissacrante, autoirnica e non molto convenzionale”.

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