Grillo in ascesa, ora Renzi ha paura

29 aprile 2014

“Mi aspetto una marcia trionfale. Prima pensavo di vincere, adesso stravinceremo”. E ancora: “Se il MoVimento 5 Stelle vincerà le Europee, andrò da Napolitano e chiederò di poter avere il governo in mano”: Beppe Grillo tra un’intervista e una “carica” via Internet è un fiume in piena che, almeno verbalmente, travolge il premier: “Renzi sta in piedi per le banche, per lo spread, per le grandi società multinazionali europee. È un figlio di troika”. E il premier? Matteo Renzi “crocifisso” dall’antipolitico tace e twitta: “Sulle riforme ci siamo, 80 euro ok, l’Irap va giù, pronti i soldi sulle scuole. Mercoledì PA. Con un pensiero affettuoso agli #amicigufi”.

Ma gli “amicigufi”, dei quali probabilmente il leader del MoVimento fa parte, appaiono di certo meno garbati. “Non c’è la politica di Renzi – tuona Grillo in un’intervista esclusiva ad Agorà, su Rai3 – c’è questo bamboccio che saltella da un telegiornale all’altro a dire cazzate. Non c’è niente di scritto, non ci sono coperture”. “Perché Renzi è andato al Quirinale? Per dire a Napolitano di richiamare questo cadavere di Berlusconi, altrimenti vince Grillo”, si è domandato e risposto Beppe curiosamente abbracciato alla sua intervistatrice, Roberta Ferrari, giornalista del programma di Raitre, la quale non è rimasta né intimidita né seccata dall’atteggiamento dell’intervistato. “Hanno fatto la riforma elettorale per tagliarci fuori – ha proseguito Grillo – ma se andiamo alle elezioni con questa legge vinciamo. Quindi la loro legge elettorale non la faranno mai”. E ancora: “Se resterò leader del MoVimento? Ma certo, io sono il grande vecchio del MoVimento. Come potrei non esserci? Prima usavo la mia popolarità per riempire la piazza, e quando parlavano i candidati la gente se ne andava. L’anno dopo ascoltavano anche i candidati. Adesso le piazze sono piene e non ci sono io. È il più grande successo della mia carriera”.

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E non poteva mancare la “bordata” anti-Ue: “Se vinco le Europee, vado in Europa e il fiscal compact lo strappiamo lì davanti”. Poi via Internet, sul blog: “Se vinciamo alle Europee Napolitano dovrà dimettersi, non rappresenta più da tempo il sentimento del Paese né la volontà degli elettori. Potrebbe ritirarsi a Cesano Boscone e incontrare con tutto comodo una volta alla settimana il noto pregiudicato, quasi meglio di adesso che deve farlo scomodare al Quirinale”. E poi “subito elezioni”, conclude: “O noi, o loro!” Intanto il premier, tra le polemiche per l’annullamento della partecipazione ad Amici e la “fronda” interna dialoga con gli elettori via Internet. Su Facebook scrive: “Tutti con Dani Alves!” e posta anche una foto con il ct della Nazionale, Cesare Prandelli, mentre, insieme, inghiottono un pezzo di banana che quasi gli va per traverso. (Il Tempo)

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