Una donna haitiana confessa: a 16 anni sesso a pagamento con dirigente Oxfam

Una donna haitiana confessa: a 16 anni sesso a pagamento con dirigente Oxfam
16 febbraio 2018

Una donna di Haiti afferma di aver avuto diversi incontri sessuali a pagamento, anche all’eta’ di 16 anni quindi quando era minorenne, con Roland van Hauwermeiren, il belga ex responsabile degli aiuti di Oxfam sull’isola finito al centro dello scandalo sessuale che ha colpito la nota ong internazionale. E’ quanto si legge sul Daily Mail, che definisce la donna una “ex prostituta”, oggi 23enne, senza rivelarne il nome. Secondo la sua testimonianza, intrattenne rapporti sessuali con l’ex operatore per due volte alla settimana nell’arco di sei mesi dopo il devastante terremoto nel 2010.  Van Hauwermeiren, che e’ stato licenziato dalla ong nel 2011 dopo una inchiesta interna, ieri aveva negato rapporti con prostitute sull’isola, aggiungendo che al massimo si era intrattenuto con una “donna matura” ma senza pagarla. Intanto, a seguito di una serie di scandali  l’ong lancia un piano di azione globale contro gli abusi all’interno dell’organizzazione in tutto il mondo. L’iniziativa di Oxfam, in pratica, interviene istituendo “una commissione indipendente” con “il potere di revisione delle pratiche adottate da Oxfam”, potenziare personale e fondi deputati ai controlli, lavorare per migliorare “la cultura all’interno di Oxfam, garantendo che nessuno debba subire sessismo, discriminazione o abuso”. Oxfam ha inoltre annunciato che pubblichera’ “tutti i dettagli relativi all’inchiesta interna del 2011 riguardo i casi di cattiva condotta professionale ad Haiti”. Il piano, concordato ieri dalla direttrice esecutiva di Oxfam International Winnie Byanyima assieme all’Executive Board delle 22 affiliate, che compongono Oxfam, tra cui l’Italia, prevede un pacchetto di misure urgenti.

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Prima fra tutte, si legge in una nota, l’istituzione di “una nuova commissione di alto livello per guidare un processo di revisione indipendente all’interno” dell’ong “su casi di abuso e cattiva condotta sessuale, che avra’ accesso a tutti dati dell’organizzazione e potra’ compiere indagini a tutto campo, rivolgendosi direttamente al personale, ai partner e alle comunita’ che Oxfam supporta in tutto il mondo”. Verra’ inoltre creato “un nuovo database globale di referenti accreditati, allo scopo di porre fine all’uso di credenziali false, disoneste e inaffidabili da parte di personale che presta o ha prestato servizio a Oxfam. Nessuna referenza sara’ rilasciata da Oxfam prima che il nuovo sistema sia posto in essere”. In base al piano verranno inoltre “immediatamente rafforzati i processi di safeguarding di Oxfam, mediante raddoppio del personale dedicato e la triplicazione dei fondi, con uno stanziamento di oltre 1 milione di dollari all’anno”. “Cio’ che e’ successo ad Haiti ha macchiato Oxfam e ci scusiamo senza alcuna riserva – ha detto la direttrice di Oxfam International Winnie Baynyima – Ma ovviamente le parole non sono sufficienti, servono azioni concrete”. Il direttore di Oxfam Italia, Roberto Barbieri ha precisato che fino a oggi, a Oxfam Italia “non sono avvenuti casi di molestie e abusi sessuali. Cio’ ci conforta, anche se sappiamo che dobbiamo continuamente migliorare”.

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