Saldi estivi di fatto già iniziati in Sicilia. Nonostante l’avvio ufficiale degli sconti di fine stagione sia fissato per il 5 luglio, infatti, già oggi nelle principali città della regione il 75% dei negozi applica i saldi sui prodotti in vendita. “I metodi per eludere le strette maglie che ingabbiano i saldi sono diversi – spiega il Codacons -: si va dalle scritte promozionali in vetrina ad e-mail e sms inviati ai clienti, passando per lettere e tessere fedeltà. Ma il modo più comune per applicare già oggi i saldi è scontare direttamente la merce in cassa, sotto richiesta del cliente o proponendo direttamente lo sconto ai potenziali acquirenti”.
“Ciò avviene – prosegue l’associazione – perché il settore dell’abbigliamento e delle calzature è quello che ha subito la più forte flessione degli acquisti da parte dei cittadini. Nel biennio 2012-2013, infatti, a fronte di un calo complessivo dei consumi delle famiglie italiane del -6,6%, il comparto abbigliamento e calzature ha segnato un tracollo del -15%, più del doppio rispetto alla riduzione dei consumi generali. Il settore è, quindi, allo stremo, e si tenta in tutti i modi di incentivare i consumatori all’acquisto, anticipando i saldi”. ‘Più si va avanti, più appare lampante come limitare i saldi obbligando i commercianti a rispettare rigide date, sia anacronistico e dannoso per gli stessi esercenti – afferma il segretario nazionale Francesco Tanasi – Al contrario, se si vuole salvare il commercio siciliano e migliaia di imprese della regione in difficoltà, gli sconti vanno liberalizzati, ampliando le possibilità di vendita come avviene nel resto del mondo”.
