Il Cav “svela” Patto del Nazareno: c’è anche successione Napolitano

Il Cav “svela” Patto del Nazareno: c’è anche successione Napolitano
15 dicembre 2014

Quando ieri nel primo pomeriggio Silvio Berlusconi si collega telefonicamente con un’iniziativa dei club di Forza Italia in Emilia Romagna si sa già che la polemica sarà inevitabile. Il Cavaliere, infatti, parla di sé e ricorda che il 15 febbraio, giorno in cui scade la sua pena, riprenderà “la piena agibilità politica”. Ma in vista, almeno per ora, non ci sono appuntamenti elettorali. Così la vera battaglia su cui Berlusconi sembra concentrare la propria attenzione è un’altra: “Forza Italia non poteva dire no al patto del Nazareno, anche perché prevede come conseguenza logica che non potrà essere eletto un Capo dello Stato che a noi non sembri adeguato all’alta carica che dovrà ricoprire”.

Eccola qua la polemica servita su un piatto d’argento. Perché se Berlusconi dice che nel Patto del Nazareno c’è anche l’intesa per scegliere insieme il successore di Giorgio Napolitano, l’ala renziana del Pd non può far altro che smentire. “No, non mi risulta nel modo piu’ assoluto” commenta secco il vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini. Sulla stessa lunghezza d’onda la sua omologa Debora Serracchiani: “Assolutamente no, nel patto del Nazareno non c’è la successione di Napolitano. Quel patto prevede le riforme sulle quali siamo stati impegnati e siamo ancora impegnati e lo dimostreremo”.

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Di tutt’altro parere, ovviamente, l’anti-renziano doc Stefano Fassina: “Quando due leader politici come Renzi e Berlusconi si incontrano, parlano anche del candidato al Quirinale. Se fosse diversamente dovremmo credere a Biancaneve e ai sette nani…Il problema è a quali criteri risponde il presidente della Repubblica. Per me valgono i criteri di autorevolezza, autonomia e capacità di unire. Ricordo che quando ci provò Bersani, Renzi boicottò un accordo Bersani-Berlusconi. Oggi invece ha cambiato posizione – conclude Fassina -. Io invece rimango convinto che si debba scegliere il presidente della Repubblica con Forza Italia, ma anche con Sel, M5s e Lega”.

 

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