Il ministero taglia, ecco gli esami che pagherete

Il ministero taglia, ecco gli esami che pagherete
23 settembre 2015

di Alberto Di Majo

Esami dentistici, test per le allergie, analisi del sangue, risonanze magnetiche e tac. Sono soltanto alcune delle 208 prestazioni che rischiano di diventare a pagamento. È lungo, infatti, l’elenco che il ministro della Sanità Beatrice Lorenzin ha consegnato ieri ai sindacati medici, che avranno due giorni per presentare le loro osservazioni. Poi arriveranno anche quelle del Consiglio superiore di sanità che, tuttavia, ha già espresso un parere positivo. La Lorenzin ha l’intenzione di avviare un tavolo tecnico con le Regioni, a cui spetta l’applicazione del provvedimento e delle sanzioni previste dal testo per i medici dalla prescrizione facile. I camici bianchi, infatti, dovranno giustificare la richiesta di esami non necessari. Tra le prestazioni specialistiche che rischiano di diventare a pagamento ce ne sono anche alcune di estrazione e ricostruzione dei denti, l’applicazione di apparecchi mobili o fissi; oltre che esami di radiologia diagnostica.

Non solo. Dovranno essere prescritti con precisi criteri esami di laboratorio come colesterolo totale e Hdl e Ldl, trigliceridi, solo in persone con più di 40 anni e con fattori di rischio cardiovascolare o familiarità, da ripetere a distanza di 5 anni; test allergologici; test per valutare la compatibilità in caso di trapianto (tipizzazione genomica); esami di dermatologia allergologica. Tra gli altri, l’esame della colonna vertebrale senza mezzo di contrasto sarà gratuito soltanto se, senza sindromi neurologiche o sistemiche, il dolore alla schiena resiste alla terapia e dura per almeno 4 settimane. I medici protestano e attaccano: oltre alle sanzioni c’è anche il rischio, dicono, “di mettere in discussione il rapporto con gli assistiti”. Insomma, continua il vicesegretario della Fimmg, Scotti, “il dubbio che rimane è che il sistema sia votato più al risparmio che alla salute del cittadino”.

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