Imprese, in Calabria e Sicilia punte record tassi di interesse

Imprese, in Calabria e Sicilia punte record tassi di interesse
4 agosto 2015

Sempre meno credito alle imprese italiane. Negli ultimi 4 anni (giugno 2011 – marzo 2015) i finanziamenti erogati dalle banche agli imprenditori sono diminuiti del 10,6%, pari ad un calo complessivo di 105,9 miliardi. Nello stesso periodo gli investimenti fissi lordi delle imprese mostrano un calo cumulato di 51,6 miliardi di euro, pari al – 15,9%. I dati emergono da una rilevazione di Confartigianato. A ‘soffrire’ di piu’ il razionamento del credito sono le imprese di piccola dimensione: a maggio 2015 le aziende fino a 20 addetti hanno registrato una diminuzione dei prestiti del 2,3%, rispetto al calo dell’1,6% evidenziato dal totale delle imprese italiane nel corso dell’ultimo anno. Denaro piu’ scarso e piu’ costoso: a marzo 2015 un’impresa italiana paga mediamente un tasso d’interesse effettivo del 5,53% sui finanziamenti per cassa riferiti ad operazioni in essere e a rischi autoliquidanti e a revoca. I tassi di interesse applicati alle piccole imprese sono superiori di 272 punti base rispetto a quelli applicati alle aziende medio-grandi.

La classifica regionale del costo del denaro per le imprese vede punte record in Calabria (tasso medio di interesse all’8,89%), seguita da Sicilia (7,89%) e Molise (7,68%). Al lato opposto della classifica il Piemonte, con tassi medi di interesse del 4,53%, seguito da Trentino-Alto Adige (4,80%) e Lombardia (5,08%). Il costo del credito per un’impresa calabrese e’ superiore di 336 punti base rispetto a quello medio nazionale (5,53%) e superiore di 436 punti rispetto al tasso minimo rilevato in Piemonte. A livello provinciale ‘maglia nera’ per il denaro piu’ costoso a Carbonia-Iglesias (9,83%), seguita da Enna (9,50%), Reggio Calabria (9,20%), Cosenza (9,03%), Crotone (9,00%). I tassi di interesse piu’ bassi d’Italia si registrano a Biella (3,24%), seguita da Alessandria (4,32%), Cuneo (4,32%), Provincia Autonoma di Bolzano (4,49%), Torino (4,60%). Il costo del denaro per un’impresa della provincia di Carbonia-Iglesias e’ quasi doppio (430 punti base in piu’) di quello medio nazionale e triplo (659 punti base in piu’) rispetto al tasso minimo rilevato a Biella. Secondo il rapporto di Confartigianato sono colpite dal razionamento del credito anche le imprese artigiane: a marzo 2015 lo stock di finanziamenti e’ diminuito del 5%, pari a 2,4 miliardi in meno nell’ultimo anno. Il calo dei prestiti all’artigianato prosegue da due anni e a marzo 2015 si osserva una accelerazione del fenomeno rispetto al -3,8% di dicembre 2014 e al -3,5% di un anno prima.

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