Inaugurata Casa Italia a PyeongChang: musica, chef e design

Inaugurata Casa Italia a PyeongChang: musica, chef e design
7 febbraio 2018

Uno spazio accogliente, immaginato per fare da vetrina alle tante eccellenze del mostro Paese e, si spera, anche da teatro per molti festeggiamenti olimpici. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha ufficialmente inaugurato oggi Casa Italia a PyeongChang 2018, che per tutta la durata dei Giochi olimpici invernali farà da quartier generale per la missione azzurra in Corea del Sud. Casa Italia, pensata anche come luogo per eventi straordinari, ha un personale di sessanta persone, una trentina delle quali impegnate tra cucina e sala. A guidare i lavori ai fornelli è stato chiamato Graziano Prest, chef stellato di Cortina, che ha immaginato un menu ad hoc, unendo prodotti tipicamente italiani ad altri ampezzani, proprio nell’ottica di promuovere i Mondiali di sci di Cortina del 2021. E dunque ecco serviti canederli oppure piatti a base di cervo, accanto a forme di Parmigiano Reggiano o primi tipicamente nostrani. Per il periodo olimoico Casa Italia dispone di 1300 kg di pasta, 3000 bottiglie di vino, 800 bottiglie di spumante, 800 kg di Parmigiano, 14mila cialde di caffè. Inoltre – ci hanno spiegato i responsabili della gestione dello spazio azzurro – tutti gli arredi sono realizzati da marchi del design italiano.

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Promuovere l’Italia, ha detto Malagò ad askanews – “non è scritto nella carta del Coni, però è qualcosa di cui siamo molto orgogliosi: oggi, nonostante ci fossero molte altre inaugurazioni, tra cui Casa America e Casa Svizzera, avevamo qui tutta la famiglia del Comitato olimpico internazionale. Un motivo ci sarà”. L’allestimento ha richiesto 14 giorni di lavoro, attraverso una selezione di aziende coreane è stato scelto il partner ufficiale in loco. A fine Olimpiadi tutto sarà smontato. Casa Italia resta aperta tutti i giorni fino al 25 febbraio dalle 10 a mezzanotte, “ma anche più tardi se servisse”. Per quanto riguarda il conto economico, spiegano dal Coni, tutto è pagato dagli sponsor: e i fondi così raccolti vanno ad alimentare i progetti in un ciclo virtuoso che riscuote l’apprezzamento del Cio. Il palinsesto degli eventi è sempre in divenire, ma il 12 ci sarà certamente una cena in onore di Cortina, poi il Coni lavora anche con Enit e Ice per promuovere i nostri luoghi e le nostre aziende in Corea del Sud. Un mercato che sta sempre più diventando interessante per l’Italia. Tra gli asiatici che vengono in Italia oggi i coreani sono secondi solo ai cinesi.

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