Crocetta, non diktat da Crisafulli

6 aprile 2014

“Con Ingroia abbiamo avuto sempre un rapporto leale, basato su un comune obiettivo: lottare contro la mafia e il malaffare. Non abbiamo avuto mai intrighi ne’ accordi sotto banco, perche ne’ lui ne’ io siamo capaci di fare questo. Quando Ingroia ha parlato con me ha sempre avuto parole di elogio nei confronti del Capo dello Stato. Non sono mai entrato nelle dinamiche delle inchieste della magistratura, perche’ penso che li’ la politica si debba fermare, secondo il motto ‘noi ad Atene rispettiamo e leggi e i magistrati”’. Lo dice il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta. ”Oggi Ingroia e’ un magistrato in quiescenza che sta continuando a operare per il bene della societa’. Non abbiamo mai discusso di assessorati e sarei lusingato se lui fosse pronto a questa scelta, perche’ gli uomini vanno rispettati sempre. Ingroia e’ anche l’uomo delle inchieste sulle stragi che ha fatto condannare centinaia di mafiosi, come tanti altri magistrati che combattono la mafia. Nessuno puo’ permettersi di denigrare quel lavoro, come ho sempre rispettato il lavoro che il Pm Marino ha fatto da magistrato”.

”Alcuni partiti – dice ancora il governatore – non fanno nomi, pretendono di deciderli da soli in contrasto con quanto e’ avvenuto negli ultimi 10 anni nella politica italiana, pretendono di dare diktat e censurare non i miei atti concreti di governo, ma persino il mio inconscio. C’e’ qualche partito che puo’ dire di aver ricevuto da me sollecitazioni sul possibile gradimento di qualche assessore in giunta? Perche’ allora intervenire preventivamente, si vuole forse alimentare lo scontro per rendere impossibile qualsiasi soluzione?”. Poi sferra un colpo basso all’ex senatore, Mirello Crisafulli. “Capisco che l’ultimo rappresentante del Pcus in Italia vive ad Enna – chiosa Crocetta – pero’ quell’uomo non puo’ piu’ dettare l’agenda politica. E’ un dirigente del Partito Democratico – conclude – va considerato, non mi sono mai caratterizzato per particolari scontri con il medesimo, pero’ lui rispetti il presidente, non Rosario Crocetta, ma il presidente della Regione siciliana”.

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