Intestino debole dopo stress Covid e feste: 5 mosse per tornare in forma

Intestino debole dopo stress Covid e feste: 5 mosse per tornare in forma
17 gennaio 2022

Non tutti sanno che l’intestino è uno dei principali responsabili del nostro sistema immunitario. Circa l’80% delle cellule immunitarie del nostro organismo, infatti, si trova proprio qui e, come alcuni studi hanno verificato, esiste una stretta correlazione tra la salute dell’intestino e l`infezione da SARS-CoV-2. Si perché il COVID-19 non compromette solo l`apparato respiratorio ma anche quello gastrointestinale. In alcuni casi, inoltre, la gravità dei sintomi con i quali il virus ci attacca e ci colpisce può dipendere proprio dalle condizioni di (dis)equilibrio del nostro microbiota intestinale, ovvero l’insieme complesso e articolato di germi, come virus, batteri e lieviti, che risiedono abitualmente nel corpo di ogni individuo. 

“All’interno del nostro organismo abbiamo circa 1,5 kg di batteri di diverse specie che, in condizioni fisiologiche normali, ci coordinano e ci controllano senza creare alcun disturbo – conferma il Prof. Gian Marco Giorgetti, Direttore dell`UOSD Transmurale Nutrizione Clinica ASL Roma 2 Ospedale Sant`Eugenio, specialista in allergologia e immunologia, gastroenterologia e medicina interna -. Diverse ricerche hanno dimostrato che le infezioni respiratorie, tra le quali anche il COVID-19, si associano ad alterazioni della composizione della flora batterica intestinale. Se consideriamo che nell`intestino risiede la maggior parte delle nostre difese immunitarie, è evidente quanto sia importante cercare di mantenerlo in salute con uno stile di vita sano ed equilibrato”.

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Di sicuro le festività natalizie che ci siamo da poco lasciati alle spalle (e che, per molti italiani, sono state vissute all’insegna della quarantena forzata a casa proprio a causa della nuova ondata di COVID-19) qualche cambiamento nell’alimentazione e nella routine giornaliera l’hanno causato… “Zuccheri, amidi, addensanti ed emulsionanti che si consumano in misura maggiore del solito durante le feste – spiega Giorgetti – sovraccaricano l’intestino, che deve lavorare tanto per metabolizzare il carico in eccesso, e favoriscono la flora microbica. Un processo che può provocare difficoltà digestive, gonfiore addominale, difficoltà di concentrazione e stanchezza fisica”. 

Per “rimettere in forma” il nostro intestino, quindi, è importante intervenire subito, in maniera graduale e costante, seguendo i 5 consigli che ci indica e illustra Giorgetti: “Mai saltare i pasti o digiunare: Saltare i pasti per perdere peso e dimagrire più velocemente è sbagliato e controproducente e fa male alla salute. Privare l’organismo di calorie e nutrienti durante la giornata non riduce la massa grassa anzi accade proprio il contrario. Il corpo, infatti, senza il cibo va in allerta e rallenta il dimagrimento. Quando si salta un pasto avviene un fisiologico calo di zuccheri nel sangue, il cervello è spinto a desiderare cibo con un senso irrefrenabile di fame e, soprattutto, aumenta il desiderio di carboidrati per mantenere gli zuccheri a valori normali. Arrivare al pasto successivo con una fame eccessiva ci spingerà a mangiare più del dovuto recuperando quello che non abbiamo mangiato precedentemente e con un numero elevato di calorie da smaltire”.

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“Consumare 5 pasti al giorno: è più salutare consumare pasti leggeri e frequenti durante la giornata che concentrare tutto l’apporto calorico tra pranzo e cena – prosegue Giorgetti -. Gli zuccheri meglio riservarli per la colazione mentre come spuntino/merenda si può prevedere un piccolo panino al prosciutto o della frutta. Pranzo e cena vanno organizzati sulla base delle proprie esigenze familiari e lavorative ma tenendo sempre conto dei principi dell’alimentazione mediterranea che resta il piano nutrizionale più sano e idoneo per il nostro organismo. Non cenare tardi e non andare a dormire subito dopo aver mangiato: per il nostro organismo l’orario ideale per cenare è intorno alle 18:30/19.00, considerando che lo stomaco per svuotarsi completamente impiega circa 3/4 ore e che pasti abbondanti e particolarmente ricchi di proteine e grassi, consumati di sera, causano nelle ore notturne una maggiore secrezione di acido cloridrico nello stomaco con più elevato rischio di reflusso gastroesofageo e dispepsia (con sensazione di dolore, bruciore o fastidio nella parte superiore dell’addome), problemi che riguardano circa il 40% degli italiani”.

“Fare almeno 150 minuti di attività fisica a settimana: le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità consigliano agli adulti di svolgere nel corso della settimana un minimo di 2 ore e mezza di attività fisica aerobica che richieda uno sforzo fisico d’intensità moderata, come camminare a passo svelto o andare in bicicletta. Basterebbero 20/30 minuti al giorno, ogni giorno, per ridurre i rischi di malattie cardiovascolari, di cancro al colon e al seno ed evitare la depressione. Assumere dei prebiotici: in presenza di disturbi o patologie e su indicazione del professionista che deve preliminarmente diagnosticare la situazione e individuare il motivo che ha generato quel determinato sintomo (diarrea, stipsi, dolore o gonfiore addominale), può essere utile assumere dei prebiotici, meglio se in fibre solubili che vengono digerite più facilmente dai nostri enzimi”, conclude Giorgetti.

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