Intestino, i probiotici per l’equilibrio del microbiota

20 novembre 2020

Quasi la metà degli italiani soffre di disturbi gastrointestinali, ma uno su tre non fa nulla per contrastarli. D’altra parte l’86% delle persone con questo tipo di problemi dichiara che i sintomi sono scomparsi o migliorati dopo aver assunto probiotici. Sono questi alcuni dei risultati emersi dall’indagine realizzata da EMG con Yovis, la linea di fermenti lattici di Alfasigma, che prosegue la propria campagna educazionale sul tema del “fingerprint batterico”, anche attraverso eventi online. “Non tutti sanno – ha spiegato ad askanews Chiara Francini, Bran manager di Yovis – che ognuno di noi all’interno del proprio intestino ha una quantità di virus e di batteri che convivono in un importante equilibrio che garantisce la salute intestinale, ma questo equilibrio è tipico e la composizione della microflora batterica è unico per ogni persona”.

Queste unicità sono però parte di un unico importante sistema, quello del microbiota intestinale dal cui equilibrio dipende in modo significativo la salute psico-fisica dell’individuo. Per questo, come ha evidenziato la ricerca, giocano un ruolo rilevante i probiotici, capaci di rinforzare quei gruppi di batteri più forti e rilevanti per il microbiota, il cosiddetto “Core”. Anche di questo ha parlato, nell’evento online la microbiologa Patrizia Brigidi dell’Università di Bologna, delineando alcune caratteristiche del “probiotico ideale”. “Sicuramente – ha spiegato la professoressa – un aspetto importante è la concentrazione di cellule vive, ossia la capacità di avere alte concentrazioni di cellule che rimangono vive per tutto il periodo di commercializzazione del prodotto. L’altro punto estremamente importante è che questi microorganismi che usiamo come probiotici siano microorganismi che appartengono al cuore, allo zoccolo duro del microbiota di cui parlavano prima, perché abbiamo capito l’importanza di mantenere alta la presenza di questi gruppi microbici”.

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Tra gli elementi emersi dalla ricerca EMG-Yovis c’è anche quello della consapevolezza delle persone rispetto al probiotico più adatto, tra praticità e varietà di formulazione. “E’ vero che un probiotico deve essere pratico, assolutamente, è una condizione molto importante per il suo utilizzo – ha concluso Chiara Francini – ma è molto importante anche la sua formulazione, perché un probiotico ideale deve essere pratico, ma deve soprattutto avere quelle caratteristiche per ripristinare l’equilibro della flora batterica intestinale che ci fa stare bene, I prodotti Yovis vanno esattamente in questa direzione”. L’obiettivo è quello di evitare o curare la disbiosi, ossia la perdita di equilibrio nel microbiota intestinale, perché da lì, dal cosiddetto “secondo cervello” del nostro corpo si generano molte delle condizioni che determinano, nel bene e nel male, il nostro stato di salute complessivo.

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