Israele, anziano muore dopo somministrazione vaccino anti-Covid

Israele, anziano muore dopo somministrazione vaccino anti-Covid
28 dicembre 2020

Un anziano in Israele è morto per un attacco di cuore dopo che gli era stato somministrato il vaccino anti-coronavirus della Pfizer. Lo ha annunciato il ministero della Salute dello stato ebraico. “Un uomo di 75 anni del nord del Paese, che aveva patologie cardiache e oncologiche e aveva avuto diversi attacchi di cuore in passato, è stato vaccinato questa mattina ed è morto a casa subito dopo la vaccinazione”, ha spiegato il ministero in un comunicato. “Partecipiamo al dolore della famiglia”, ha sottolineato il direttore generale del ministero della Sanità, Chezy Levy.

Le autorità preposte hanno istituito una commissione speciale per esaminare l’incidente. “Il controllo iniziale non ha rilevato una connessione tra l`accaduto e il vaccino, la campagna di vaccinazione continua”, ha aggiunto il ministero della Salute. Israele ha lanciato la vaccinazione di massa il 20 dicembre, a partire dal personale delle strutture mediche e geriatriche, oltre che dagli studenti di medicina e dai funzionari governativi. Dato che gli esperti non hanno evidenziato alcuna prova che il vaccino crei complicanze letali, il governo israeliano ha confermato il proseguimento della campagna di somministrazione alla popolazione.

Sono già piu’ di 100mila gli israeliani vaccinati contro il coronavirus – Lo riferiscono media locali con il premier Benjamin Netanyahu che esultante dichiara che lo stato ebraico “sarà il primo a uscire” dalla pandemia che ha colpito il mondo all’inizio di quest’anno. Si prevede che circa 25.000 israeliani riceveranno la vaccinazione COVID-19 grazie al Maccabi Health Fund entro la fine della giornata, ha detto il servizio sanitario in una dichiarazione ripresa dal Jerusalem Post; Cio’ porta il numero di israeliani vaccinati contro il nuovo coronavirus finora a oltre 100.000, come sottolinea il quotidiano. Israele ha lanciato la vaccinazione di massa il 20 dicembre, a partire dal personale delle strutture mediche e geriatriche, oltre che dagli studenti di medicina e dai funzionari governativi. La seconda fase prevede la vaccinazione dei cittadini di età superiore ai 60 anni e delle persone appartenenti a gruppi ad alto rischio.

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