Italia 134esima su 180 Paesi per sostenibilità infanzia

Italia 134esima su 180 Paesi per sostenibilità infanzia
19 febbraio 2020

L’Europa offre la “migliore casa al mondo” per i primi anni di un bambino nato oggi, ma fallisce quando si tratta di dargli un futuro sostenibile. E’ quanto emerge dal rapporto “A Future for the World`s Children?” (Un futuro per i bambini del mondo?), redatto da una Commissione di esperti nominata dall’Oms, dall’Unicef e dalla rivista Lancet, secondo cui l`Italia risulta 26esima su 180 paesi per quanto concerne l`indice di sviluppo dell`infanzia e 134esima per quanto concerne la sostenibilità. Otto tra i primi dieci paesi nell’indice che misura la sopravvivenza e il benessere sono paesi europei, con 16 paesi nella top 20, si legge nel rapporto. Australia, Singapore, Corea del Sud e Giappone sono gli altri quattro Paesi nei primi 20.

Moldavia e Albania sono gli unici paesi in Europa sulla via giusta per raggiungere il loro obiettivo di emissioni di carbonio entro il 2030 e sono fra gli 80 migliori paesi per gli indicatori per la sopravvivenza e il benessere. Il Lussemburgo è il paese europeo con i risultati peggiori per quanto riguarda la protezione della salute dei bambini dalle pericolose emissioni di anidride carbonica, 171esimo su 180, poco prima del Kazakistan, degli Stati Uniti e dell’Australia. I Paesi Bassi (160esimi), l’Islanda (163esima) e la Germania (161esima) sono tra i 20 paesi con i peggiori risultati in termini di misurazioni di sostenibilità, nonostante questi paesi rientrino fra i 40 migliori per quanto riguarda le misurazioni della sopravvivenza e del benessere.

“L`Italia si colloca 26esima su 180 paesi per quanto concerne l`indice di sopravvivenza e del benessere dei bambini, mentre è solo 134esima per quanto concerne la sostenibilità, con 5,99 tonnellate di CO2 pro-capite: emette il 121% di CO2 pro-capite in più rispetto all’obiettivo del 2030 – ha precisato il Presidente dell`Unicef Italia Francesco Samengo – i bambini di oggi affrontano un futuro incerto. I cambiamenti climatici, il degrado ecologico, gli sfollamenti, il marketing aggressivo, i conflitti e le disuguaglianze persistenti minacciano la salute e il futuro dei bambini ovunque, anche nel nostro paese”.

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