“La difesa è un colabrodo. Pochi soldi nella manovra”

“La difesa è un colabrodo. Pochi soldi nella manovra”
16 novembre 2015

di Laura Della Pasqua

“Alfano ha perso il controllo della situazione. Mentre tutta Europa ha attuato delle strategie per difendersi dal terrorismo, l’Italia è un colabrodo. Il ministro non fa altro che promettere ma non mantiene nulla. Il governo Renzi fa appelli all’unità ma in realtà tradisce ogni impegno concreto. Non raccoglierò questi appelli se non ci saranno fatti reali”. Il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, da sempre molto attento alle temetiche della sicurezza, va dritto il nodo del problema. Vanno date risposte a diverse problematiche rimaste in sospeso. Il senatore si riferisce a tre nodi da sciogliere: il rinnovo dei contratti del pubblico impiego nei quali rientrano anche quelli delle forze di polizia e della sicurezza, la sospensione della misssione EuNavFor Med che “si sta trasformando in uno strumento di ingresso di clandestini”, e l’”immediata partecipazione” di Forza Italia al Copasir da cui è stata estromessa. “Se non verranno stanziati soldi per la sicurezza” è l’avvertimento di Gasparri, “non risponderemo all’appello di Renzi all’unità”. Una richiesta che il governo sta pensando di accogliere. Una trattativa, secondo quanto si apprende, per aumentare i fondi era già in corso e si starebbe ora accelerando dopo i tragici fatti di Parigi. I finanziamenti aggiuntivi dovrebbero arrivare come emendamento alla legge di Stabilità, nel secondo passaggio alla Camera, tra qualche settimana. In particolare in vista del Giubileo, si era riconosciuto come necessario dare un sostegno aggiuntivo a intelligence e forze dell’ordine. L’emendamento di Forza Italia per lo stanziamento di un miliardo per il comparto sicurezza-difesa è stato bocciato ma Gasparri propone che venga fatto proprio dal governo e approvato. Il problema del rinnovo dei contratti nel pubblico impiego è rimasto senza una risposta nonostante la sentenza della Corte Costituzionale che a giugno ha sollecitato lo sblocco.

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“Siamo arrivati a metà novembre e ancora la trattativa non è stata aperta” sottolinea Gasparri. Peraltro la legge di Stabilità contiene solo “pochi spiccioli” per i contratti. “Per le forze di polizia ci sarebbero aumenti pari a circa 6-7 euro al mese”. Una situazione paradossale a fronte dei recenti fatti di terrorismo in Francia e delle minacce di attacchi alla Capitale. Forza Italia ha presentato un emendamento alla Stabilità che prevede lo stanziamento di 1,5 miliardi per i contratti e di cui 1 miliardo destimato a sicurezza e difesa che comprende anche il soccorso pubblico come i vigili del fuoco. Ma l’emendamento venerdì scorso è stato bocciato. “Questo non impedisce che non si possa concordare con il relatore di ripresentarlo” afferma Gasparri sottolineando che “Alfano ha promesso il rinnovo dei contratti e il riordino delle carriere”. “Alfano da una parte annuncia che la sorveglianza sarà amplificata ma dall’altra non riesce a farsi dare dal Tesoro più soldi per affrontare l’emergenza” afferma Gasparri che parla di situazione “colabrodo”. Nelle stazioni non ci sono metal detector e nei treni mancano controlli adeguati. Alla Camera invece si dicute il decreto sulle missioni militari all’estero e tra queste c’è l’EuNavFor Med. “L’operazione aveva lo scopo di combattere gli scafisti ma era condizionata al completamento del processo di pace in Libia” spiega Gasparri. A questo punto, rimarca il senatore, sarebbe opportuno sospenderla. “Le navi in giro per il Mediterraneo finiscono per portare clandestini in Italia”.

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