La manovra approda al Senato. Stretta sui bolli auto, nodo Sud rinviato alla Camera

La manovra approda al Senato. Stretta sui bolli auto, nodo Sud rinviato alla Camera
18 novembre 2015

di Giuseppe Novelli

Niente più tasse sulla casa per i proprietari che concedono l’immobile in comodato d’uso ai figli e ai parenti disabili o lo lasciano all’ex coniuge a patto che l’abitazione sia l’unica di proprietà. Esenti anche gli alloggi sociali, quelli delle forze dell’ordine e dei prefetti. Via libera allo sconto sull’Imu del 25% per i proprietari che affittano la seconda casa a canone concordato e stretta sui proprietari che fanno pagare ai propri inquilini una quota dell’affitto in nero. E’ il ‘capitolo casa’ quello su cui si è concentrato il maggior numero di modifiche alla legge di stabilità nel passaggio in commissione al Senato. Nulla di fatto, invece, sul Sud, nodo è stato rinviato alla Camera nonostante le pressioni della maggioranza. Oltre alle misure per il Mezzogiorno sono molti i temi caldi che sono stati rimandati a Montecitorio a partire dalla partita sulla sicurezza a quella sulle pensioni e i giochi. L’approdo della manovra in Aula è in programma per oggi e già si profila il voto di fiducia sul maxiemendamento del governo. Dopo il disco verde di palazzo Madama, atteso entro sabato, il testo passerà alla Camera per la seconda lettura. Poche le novità di rilievo approvate in commissione e molte le micromisure. In particolare, il canone Rai si pagherà a rate nella bolletta della luce da gennaio a ottobre. Per il prossimo anno, però, per via dei tempi tecnici di adeguamento dei sistemi di fatturazione, il primo versamento avverrà cumulativamente a partire dal primo luglio.

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Il surplus che dovrebbe arrivare dalle maggiori entrate attese dal canone dovrà essere destinato ad esentare dal pagamento gli over 75enni con un reddito fino a 8mila euro (attualmente la soglia di esenzione è a 6.500 euro). Novità in arrivo anche sul tetto al contante che resta a 3.000 euro ma per le attività di money transfer torna a 1.000 euro per via del rischio di ricliclaggio e finanziamento del terrorismo. Entra invece in manovra il cosiddetto dl ‘salva-Regioni’ approvato dal governo lo scorso 6 novembre su sollecitazione dei governatori in particolare di quello del Piemonte che aiuterà i bilanci delle Regioni a schivare il rischio default. Sul fronte degli aiuti alle famiglie con figli, è stata approvata una modifica che aumenta a due i giorni di congedo obbligatorio per i neo papà e proroga in via sperimentale al 2016 il congedo facoltativo. Vengono estesi di un anno anche i voucher per le baby sitter. Quanto ai cosiddetti ‘cervelli in fuga’ viene prorogato per il 2016 e il 2017 il regime fiscale agevolato per i soggetti rientrati in Italia fino al 6 ottobre 2015.

La norma punta a risolvere la situazione di coloro che sono rientrati in Italia e sono rimasti privi del beneficio fiscale introdotto nel 2011. Nulla di fatto per l’Iva al 10% sui pellet (il combustibile ricavato dalla segatura utilizzato per il riscaldamento) che resta al 22%. E si riducono di 60 milioni i tagli ai Caf (scendono da 100 a 40 milioni) e ai patronati con 20 milioni in meno (da 48 a 28 milioni). Arriva una stretta sull’evasione del bollo auto e vengono stanziati i fondi per l’assuzione di 145 ricercatori degli enti e delle istituzioni di ricerca finanziati dal ministero dell’Istruzione. Viene aumentato di 25 milioni il plafond per le scuole paritarie che sale a 497 milioni e arrivano 3 milioni per i comuni siciliani per l’accoglienza di profughi e rifugiati. Altri 10 milioni annui andranno al sostegno dei libri scolastici. Nonostante le raccomandazioni a non presentare micromisure sono molte quelle approvate dalla commissione e vanno da 9 milioni per il settore termale a 6,5 milioni per la Saremar, da un milione per la sicurezza dei sub della marina militare all’Iva agevolata al 10% per i marina resort.

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