Mossa Conte, assestamento bilancio a Cdm per mostrare progressi all’Ue

Mossa Conte, assestamento bilancio a Cdm per mostrare progressi all’Ue
La sala del Consiglio dei ministri di Palazzo Chigi
19 giugno 2019

Anticipare il ddl di assestamento del bilancio, portandolo già stasera a sorpresa in Consiglio dei ministri, per mettere nero su bianco le stime del governo nel confronto con l’Unione europea sulla procedura di infrazione. E’ questa la ‘mossa’ studiata dal premier Giuseppe Conte e dal ministro dell’Economia, Giovanni Tria, nella partita con Bruxelles.

“Questa sera in Consiglio dei ministri – ha spiegato Conte nel suo intervento in Senato nel pomeriggio – abbiamo con il ministro Tria in animo di portare una bozza di aggiustamento e aggiornamento per certificare il monitoraggio positivo dei conti pubblici. E’ anche un ulteriore documento ufficiale da portare nelle sedi opportune per poter dimostrare che sono le nostre previsioni e stime ad avere il sopravvento su altre stime fatte da altri che non corrispondono ai reali flussi di cassa”.

Proprio questa è la ‘carta’ che Conte e Tria intendono giocare: mostrare alla Commissione Ue che l’Italia rispetterà i vincoli di bilancio, facendo segnare nel 2019 un deficit al 2,2-2,1% del Pil. Un obiettivo reso possibile, principalmente, dai risparmi che si sono creati nell’attuazione di reddito di cittadinanza e Quota 100, ma anche dal positivo andamento delle entrate. Per il 2020, invece, ci sarebbero ancora punti da chiarire ma, spiegano fonti di governo, si tratta di decimali, 0,2-0,3%. Altre risorse potrebbero venire da fondi (circa 2 mld) che erano stati ‘congelati’ proprio con l’obiettivo di mantenere una riserva in caso di difficoltà nei conti pubblici.

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Sui numeri, comunque, la Ragioneria dello Stato sta ancora lavorando e per questo sull’assestamento di bilancio questa sera sarà avviato un percorso, che però dovrebbe continuare nei prossimi giorni. In vista del Consiglio Ue di domani, oggi Conte e molti ministri hanno partecipato alla consueta colazione con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Nel corso della riunione, Conte ha ribadito che nel governo sono tutti unanimi nel voler evitare la procedura di infrazione. “Siamo tutti determinati a evitarla – ha poi assicurato nell’Aula di Palazzo Madama – perché l’interesse del Paese è difendere le nostre ragioni ed evitare una procedura che sarebbe comunque penalizzante. Ma siamo anche ben convinti della nostra politica economica ed è su queste basi che vogliamo mantenere un dialogo costruttivo con l’Ue”. askanews

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