La Russia manda 15esimo aereo militare con respiratori

25 marzo 2020

La Russia ha organizzato un altro volo, il quindicesimo (IL-76, aereo da trasporto militare russo) con attrezzature mediche per combattere il coronavirus, sino alla base aerea italiana di Pratica di Mare (30 chilometri a sud-ovest di Roma). Nelle immagini si vedono scatole contenenti respiratori Aventa e altri dispositivi medici. Le forze aeree russe continuano l’operazione per trasferire specialisti militari russi, attrezzature e macchinari speciali alla base aerea italiana per assistere la Repubblica italiana nella lotta contro l’infezione da coronavirus. L’operazione è stata concordata tra il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin e il presidente del Consiglio dei Ministri italiano Giuseppe Conte. L’accordo è stato raggiunto il 21 marzo.

L’operazione continua verso Bergamo per svolgere compiti di assistenza nella lotta contro la diffusione dell’infezione da coronavirus. Le unità mediche dell’esercito russo stanno avanzando, scortate dai carabinieri, su una distanza di circa 600 chilometri. La colonna russa comprende un complesso mobile per analisi e diagnostica, apparecchiature per la disinfezione mobile ad alte prestazioni con uno stock di disinfettanti e attrezzature speciali per fornire assistenza qualificata ai pazienti gravi affetti da infezione da coronavirus. La marcia viene eseguita da 22 unità di equipaggiamento speciale russo, nonché da autobus con specialisti militari, veicoli di scorta e supporto tecnico forniti dalla parte italiana. Lungo l’intero percorso, i veicoli russi saranno accompagnati dai carabinieri.

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LE TESTIMONIANZE DEI RUSSI

Nonostante le polemiche interne italiane, la missione “Dalla Russia con amore”, concordata dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte con il leader russo Vladimir Putin continua. La colonna di automezzi russi, scortati dai carabinieri, è partita alla volta di Bergamo. Come spiega il colonnello Bogomolov “la colonna composta di 22 automezzi, è divisa in due parti”. Ecco le testimonianze dei militari russi.

Il capitano del servizio medico militare Lev Krilov: “Porteremo a Bergamo delle apparecchiature di difesa dell’organismo, di tipo isolante con ventilazione all’interno. Questo tipo di apparecchiature indossabili hanno una maschera, l’aria viene filtrata per garantire la respirazione necessaria agli organi vitali. Abbiamo inoltre delle tute per una speciale difesa biologica completa”.

Il sergente Artur Belashov spiega di essere contento di partecipare a questa missione di medicina militare in Italia. “Appena è arrivato il comando, io non ci ho pensato due volte. Immediatamente ho risposto: affermativo. Il nostro reggimento esiste proprio per aiutare le persone. Io ne faccio parte da 11 anni. Ecco tutto”.

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