L’Agenzia spaziale Italiana per la prima volta assume ricercatori, entrano in 16

L’Agenzia spaziale Italiana per la prima volta assume ricercatori, entrano in 16
3 gennaio 2017

Per la prima volta nella sua storia l’Agenzia spaziale italiana ha assunto dei ricercatori. Sedici vincitori di concorso che entreranno a far parte del personale dell’Asi. Un passaggio – sottolinea l’Asi – che segna un cambio strategico dell’Agenzia, rendendo più stretto il rapporto di collaborazione con gli enti di ricerca e le realtà impegnate nello sviluppo di tecnologie avanzate, settori alla base della realizzazione dei programmi spaziali. “Abbiamo intrapreso questa strada convinti del ruolo strategico dell’Agenzia spaziale italiana nella programmazione e nella gestione delle attività spaziali – spiega il presidente dell’Asi Roberto Battiston – ruolo sempre più rilevante nel contesto di una cabina di regia dello spazio che guarda al futuro del nostro Paese. Questo è possibile solo attraverso una stretta relazione con il mondo della ricerca attraverso un linguaggio comune interpretato appunto dai ricercatori neoassunti”.

I sedici ricercatori che andranno a rafforzare il personale dell’Asi opereranno in 6 ambiti di ricerca: ricerca nel settore della geodetica spaziale presso il Centro di Geodesia Spaziale dell’Asi a Matera; ricerca sperimentale e trasferimento tecnologico; Sardinia Radio Telescope; analisi dati scientifici presso SSDC (Space Science Data Center) ; gestione di programma spaziali; attività di ricerca con esperimenti spaziali. Dei 16 vincitori, – sottolinea l’Asi – ben 7 sono ricercatrici, una percentuale di poco sotto il 50%. Tre sono i ricercatori che rientrano in Italia e una invece verrà dall’estero a fare ricerca nel nostro paese. “Siamo molto orgogliosi di questi risultati”, sottolinea il direttore generale dell’Asi, Anna Sirica. “Non erano scontati: siamo riusciti a completare tutti i concorsi entro la fine dell’anno, effettuando le prime assunzioni già a partire dal 1° dicembre”.

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