L’aut aut di Toti: ripartire da primarie o strade si separano. Gelmini: “Non puoi imporre ricette”

L’aut aut di Toti: ripartire da primarie o strade si separano. Gelmini: “Non puoi imporre ricette”
Mariastella Gelmini
29 giugno 2019

“Se in questo partito siamo disponibili a far rientrare tutti come eravamo capaci una volta, a mettere i gazebo nelle piazze e far venire i cittadini a chiedere di dare un giudizio su di noi, io credo che si possa ripartire. Chi vince vince e lealmente lo sosterremo tutti. Chi pensa che questo non sia possibile, lo dica subito perche’ io penso che le strade si separeranno”. Con queste parole il coordinatore nazionale di Forza Italia Giovanni Toti ha chiuso il suo intervento all’incontro politico “Il Futuro per Forza”.

“Stare a vedere per codardia, per insipienza e incapacita’ di leggere la realta’ e ripetere una storia che e’ finita e’ passata e gli elettori hanno bocciato, io non ci sto”, ha aggiunto. Nel suo discorso, Toti si e’ detto “disponibile a discutere di tutto” tranne che mettere in discussione le primarie del partito. “Non sto alla finestra a vedere Forza Italia che muore: sono disponibile a qualsiasi cosa tranne che a dei compromessi che portano alla morte del paziente. Sono disponibile a discutere di tutto tranne che la parola debba tornare a voi – ha detto rivolgendosi alla platea – e non ai dirigenti che stanno chiusi in una sala, che sia a Roma o che sia a Milano”.

Dentro Forza Italia, e’ la tesi di Toti, bisogna andare “tutti verso un profondissimo cambiamento, una vera e propria rivoluzione, nei contenuti, di facce e di regole”. L’obiettivo dichiarato e’ accelerare la stesura delle regole interne, a partire dai criteri con cui tenere le primarie, in modo da rilanciare subito il partito che, osserva “si sta sciogliendo come neve al sole”. Impostazione che non piace alla capogruppo azzurra alla Camera, Mariastella Gelmini, la competitor del governatore ligure, che esorta Toti a non voler “imporre le sue ricette”, e non mettere piu’ sul tavolo l’ipotesi di lasciare il partito: “Il suo posto naturale e’ in Forza Italia ed e’ urgente adesso sedersi tutti al “Tavolo delle regole”, senza forzature che non servono, ma secondo un percorso condiviso. Non si puo” procedere – ha ammonito – come fa Toti, a colpi di agenzie e di ultimatum a Berlusconi”.

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Per la Gelmini, “non esistono rendite di posizione, tutti si devono mettere in discussione, e sono pronti a farlo. Il percorso di cambiamento non ha nulla a che vedere con il commissariamento dei coordinatori regionali o l’azzeramento della classe dirigente chiesta da Toti”. Come dire, “non si passa dai nominati di Berlusconi ai nominati di Toti”. “Si passerà dai nominati di Berlusconi agli eletti attraverso un processo democratico. Non mi pare che Toti sia stato eletto da qualcuno, per cui non spetta a lui imporre cambiamenti unilaterali o proporre soluzioni già confezionate”.

“Sono favorevole – ha detto ancora l’esponente azzurra – alle primarie e se ci saranno non mi tirerò indietro perché in tanti me l’hanno chiesto, ma, a differenza di Toti, penso che a decidere se ci saranno o meno e per quali ruoli, debba essere il consiglio nazionale e dovrà essere una scelta condivisa con Berlusconi”. Netta la replica di Toti: “Non voglio dettare le mie regole e i miei tempi, certo non abbiamo tempo da perdere. I sondaggi – ha concluso Toti – oggi ci danno al 6%, che cosa ci devono dire ancora gli elettori per dire che cosi’ non va?”.

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