L’effetto Fassina si comincia a vedere, i grillini “saltano” oltre il 30 per cento

L’effetto Fassina si comincia a vedere, i grillini “saltano” oltre il 30 per cento
12 maggio 2016

di Susanna Novelli

L’effetto Fassina si comincia a vedere. A sorpresa però non sul Pd di Roberto Giachetti, ma sul Movimento 5 Stelle di Virginia Raggi. La bocciatura della lista della Sinistra italiana e dunque l’uscita di scena del candidato sindaco, Stefano Fassina appunto, è stata rilevata per la prima volta dal sondaggio Euromedia Research per Ballarò. Dati abbastanza disomogenei ma comunque indicativi di una campagna elettorale più incerta che mai. Tra le novità più curiose il Movimento 5 Stelle che diventerebbe primo partito con un range tra il 30,4 e il 34,6 mentre la candidata sindaco Raggi si attesta tra il 29,2 e il 33,2. Le sette liste a sostegno di Giachetti sindaco si attesterebbero in un range tra il 22 e il 25,8%, mentre il candidato del Pd starebbe poco al di sotto, tra il 20 e il 23,6%. Testa a testa per le liste a sostegno rispettivamente di Giorgia Meloni, al 16,8% e il 20,2% e di Alfio Marchini rilevate tra il 16,5 e il 19,9%. Mentre i due candidati sindaco si attesterebbero tra il 17,8 e il 21,2% la Meloni e tra il 17,3 e il 20,7 Marchini. Gli indecisi oscillerebbero, sempre secondo il sondaggio di Euromedia, tra il 43 e il 45 per cento. Sarebbe la prima volta al di sotto del 50%.

Numeri da prendere tuttavia con estrema prudenza, non solo perché i voti di lista cozzano non poco con quelli di preferenza del sindaco ma soprattutto perché il round decisivo comincerà tra qualche giorno. In molti si chiedono per quanto tempo ad esempio la candidata super favorita, Virginia Raggi, sfuggirà ancora al confronto diretto con gli altri candidati? La Meloni riuscirà a recuperare anche il voto dei moderati o si limiterà al bacino elettorale della destra arricchito dalla simpatia popolare della leader Fdi? Marchini, in questo, parte avvantaggiato: con Francesco Storace al fianco può comunque intercettare consenso elettorale proprio a destra. Proprio ieri il leader de La Destra ha incontrato i suoi candidati alla presenza di Marchini. “Storace ha vissuto con autentico e sincero travaglio lo strappo nel centrodestra – ha detto il candidato sindaco della Civica – so che, forse in cuor suo, aspettava una telefonata dalla Meloni che non è mai arrivata e adesso è al mio fianco e ne sono felice”. Dal canto suo, Storace ha aggiunto: “Se Giorgia mi chiama ora trova occupato”. Ma se lo psicodramma del centrodestra, tutto sommato, si è consumato prima del voto popolare (l’esito comporterà comunque una nuova partenza per tutti), il vero mistero, a questo punto, è proprio quello di Giachetti e del Pd che appaiono in difficoltà a tal punto da non recuperare neanche quel sette per cento virtuale lasciato sul campo (almeno fino a domani, quando si pronuncerà il Tar sul ricorso presentato ieri) da Fassina&co.

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