Legittimare legami stabili gay

Legittimare legami stabili gay
20 ottobre 2015

casale“Se noi diciamo che l’omosessualità non è una devianza, che non è una malattia ma un diverso orientamento sessuale, allora dovremmo concludere che forse è ragionevole legittimare civilmente l’unione stabile tra due gay. Il che non vuol dire la parità, riconoscere l’uguaglianza a un matrimonio tra un uomo e una donna. Significa dare legittimità a una unione stabile di due persone che si vogliono bene ed esprimono il desiderio di un progetto di vita”. Così monsignor Giuseppe Casale (foto), in un’intervista al Messaggero. “Come cittadino italiano sono favorevole alla legislazione che si sta per varare- aggiunge a proposito della proposta di legge Cirinnà – Vorrei che la mia voce arrivasse al Sinodo affinché i Padri Sinodali potessero orientarsi positivamente a proposito dei gay. Una coppia di persone dello stesso sesso unita stabilmente in una relazione, pur non essendo alternativa a una famiglia formata da un uomo e una donna (vorrei che fosse chiaro), è anch’essa espressione di vita”. Quanto al concetto di adozione introdotto dal progetto di legge, “non è scritto da nessuna parte che solo padri e madri possano educare i figli. Possono educarli anche un cuore materno o paterno. E il cuore ce l’hanno pure i gay. Del resto la cronaca ci insegna che tante famiglie non sono in condizione di educare i figli”.

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