Ue propone taglio 15% sui consumi gas fino a primavera

Ue propone taglio 15% sui consumi gas fino a primavera
20 luglio 2022

La Commissione europea propone un nuovo “strumento legislativo” assieme a un piano di tagli alla domanda di gas in Europa, che prevede di ridurre i consumi del 15% fino alla prossima primavera. Con un comunicato, l’esecutivo comunitario afferma che “tutti i consumatori, le amministrazioni pubbliche, le famiglie, i titolari di edifici pubblici, i fornitori di energia e le industrie possono e devono intraprendere misure per risparmiare gas”. La motivazione addotta è che la Russia possa ridurre le forniture di gas per esercitare pressioni sui Paesi Ue. L’esecutivo comunitario propone una nuova regolamentazione sul coordinamento della riduzione di domanda che fissa per tutti i Paesi l’obiettivo di ridurla del 15% tra il primo agosto e il 31 marzo. Le nuove regole assegnerebbero all’Ue la possibilità di dichiarare uno stato di emergenza (Union Alert) sulla sicurezza degli approvvigionamenti, rendendo i tagli obbligatori.

Reintrodurre temporaneamente carbone e diesel nel mix energetico nazionale per sostituire il gas. E’ una delle indicazioni che emergono dal piano d’emergenza per la riduzione della domanda di gas. Questo, si precisa nel piano, non dovrebbe mettere a rischio gli impegni a lungo termine per l’eliminazione graduale del carbone assunti dagli Stati membri. “La Russia ci sta ricattando sul gas ma l’Europa è preparata”. Lo ha detto la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, presentando il piano sul gas. “Non iniziamo da zero, ma dobbiamo fare di più. Dobbiamo prepararci ad una interruzione integrale del gas russo. E’ uno scenario probabile, che andrebbe ad avere un impatto su tutta l’Unione”, ha aggiunto. “Oggi è il giorno 147 della guerra di aggressione della Russia all’Ucraina. Ma abbiamo visto che mesi prima della guerra la Russia teneva a un livello intenzionalmente basso l’offerta e la fornitura di gas, nonostante i prezzi alti.

Leggi anche:
Accordo Russia-Ucraina: 48 bambini sfollati per la guerra tornano a casa

Gazprom non ha intenzione di riequilibrare il mercato. Al contrario, ha tenuto a un livello molto basso gli stoccaggi, riducendo la fornitura per creare tensioni sul mercato e aumentare i prezzi”, ha sottolineato von der Leyen aggiungendo che “In una situazione di emergenza, una solidarietà efficace e tempestiva sarebbe notevolmente facilitata dalla presenza di accordi bilaterali di solidarietà previsti dal regolamento sulla sicurezza dell’approvvigionamento di gas, chiarendo gli adeguamenti tecnici, legali e finanziari per fornire gas ai clienti legalmente protetti dei paesi vicini in caso di crisi”. E’ quanto si legge nella nota esplicativa della Commissione Ue sul piano sul gas.

Farmaceutica: “Non chiudete i rubinetti agli stabilimenti”

“Abbiamo oltre 400 siti di produzione situati in tutti i Paesi europei e forniamo il 70% dei farmaci dispensati in Europa, per questo chiediamo una priorità speciale in caso di carenza di energia ed esortiamo i Governi a mantenere l’approvvigionamento energetico ai siti di produzione di medicinali anche in caso di restrizioni energetiche in Europa”. Questo l’appello di Medicines for Europe, l’associazione che rappresenta le aziende europee produttrici di farmaci generici, biosimilari e Vlue added medicines in occasione della pubblicazione del piano della Commissione Ue per far fronte a qualsiasi riduzione delle forniture di gas dalla Russia. 

“Dobbiamo applicare la stessa cooperazione creativa e costruttiva con le autorità sperimentata nel 2020 durante la pandemia di Covid-19 per mantenere la produzione di medicinali di fronte ai rischi dell’approvvigionamento energetico – si legge in un comunicato -. Molti dei farmaci più critici (sterili, sostanze biologiche e antibiotici) richiedono riscaldamento e raffreddamento altamente specializzati per la loro produzione e consegna a ospedali e cliniche. Ciò richiede una fornitura continua di energia: gas o elettricità. La produzione di medicinali non può essere semplicemente disattivata per alcuni giorni e riaccesa. Anche un arresto temporaneo della produzione richiederebbe uno sforzo enorme e molto tempo prima che il nostro settore riprendesse la produzione a causa di sfide tecniche relative al controllo della temperatura, all’igiene e al controllo delle impurità e alla conformità con i requisiti delle buone pratiche di fabbricazione (GMP)”.

Leggi anche:
Moglie premier Sanchez sotto inchiesta per corruzione

“Le catene di approvvigionamento di produzione di medicinali stanno attualmente operando in condizioni di enorme stress a causa della guerra in Ucraina, delle interruzioni legate al Covid, dei colli di bottiglia della logistica e dell’inflazione – conclude la nota -. Un’interruzione della produzione legata all’energia avrebbe effetti dannosi sulla fornitura di medicinali essenziali ai pazienti nell’UE e nel mondo, poiché la nostra industria è un fornitore globale di questi medicinali”.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti