Lifeline: aspettiamo soluzione in acque internazionali. Malta respinge ong, Italia non cede

Lifeline: aspettiamo soluzione in acque internazionali. Malta respinge ong, Italia non cede
23 giugno 2018

La “Lifeline”, nave di soccorso gestita dall’omonima Ong tedesca e minacciata di sequestro in Italia, continua a restare nelle acque internazionali con circa 230 migranti a bordo in attesa di una “soluzione diplomatica”. L’ha indicato oggi l’Ong tedesca. “Attendiamo una soluzione diplomatica, delle discussioni sono in corso tra differenti stati” per accogliere la nave e i suoi naufraghi, ha detto all’agenzia France Presse Axel Steier, rappresentante in Germania dell’organizzazione, rifiutando di dare dettagli sui negoziati a cui ha fatto riferimento.

La nave dovrà essere rifornita domani da Malta “per avere coperte, farmaci, nutrimento”, ha spiegato il membro dell’organizzazione, assicurando che la nave resterà nelle acque internazionali. L’Italia aveva chiesto a Malta di farla attraccare, ma La Valletta ha respinto la richiesta sostenendo che non sarebbe di sua competenza. Roma accusa la Ong di aver agito fuori dalle regole del diritto internazionale prendendo a bordo i migranti mentre la Guardia costiera libica stava per intervenire in soccorso. L’Ong invece assicura di essere intervenuta in aiuto dei naufraghi in pericolo: circa 230 persone, di cui 14 donne e quattro bambini. Steier ha anche respinto l’accusa secondo la quale la nave batterebbe illegalmente bandiera olandese. “Tutti i documenti sono in ordine, tutto è legale”, ha assicurato, sostenendo di “non comprendere” le accuse.

E intanto, proprio le autorita’ di Malta continuano a tenere i porti chiusi alla nave della ong tedesca, Lifeline. Italia e Malta non ne vogliono sapere. L’imbarcazione, nella notte di mercoledi’, ha recuperato da un gommone in acque libiche circa 230 persone e oggi ha partecipato al salvataggio di altri 113 migranti che ora si trovano su una nave mercantile. L’Italia ha accusato Lifeline di aver soccorso i migranti senza attendere le indicazioni della Guardia Costiera italiana; di essere irresponsabili perche’ portano 230 migranti almeno, quando hanno una capacita’ massima di 50 persone e che la Lifeline e’ “un’imbarcazione probabilmente fuorilegge”: il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Danilo Toninelli, ha ricordato che la nave porta bandiera olandese nonostante il governo dell’Aja abbia assicurato che non ha il permesso. L’organizzazione ha risposto mostrando, su Twitter, i documenti che provano che l’imbarcazione e’ effettivamente registrata in Olanda, con data 19 settembre 2017 e con validita’ fino al 2019.

L’imbarcazione ora si trova al largo di Malta per cui il governo ha chiesto a La Valletta di farsene carico. Dopo che il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha avvertito che non consentira’ piu’ ad alcuna imbarcazione di ong di arrivare in un porto italiano, Toninelli ha chiesto a Malta che apra i suoi porti. Ma Malta ritiene che non puo’ essere “responsabile dell’irresponsabilita’” di una barca che naviga sovraccarica, ha aggiunto che dell’imbarcazione deve farsi carico il Paese di cui porta la bandiera, in questo caso l’Olanda, e che per tanto La Valletta si limitera’ a “controllare” e “fornire assistenza in casi di urgenze sanitarie e se necessario”. Ma Salvini non ci sente. “Non possiamo ricevere anche un solo rifugiato in piu’, al contrario vogliamo consegnarne qualcuno”, ha detto all’edizione digitale di Der Spiegel. “Il porto piu’ sicuro e vicino – insiste il ministro – e’ quello della Valletta; e ricordiamoci che in questo caso la responsabilita’ di Malta e’ ancora piu’ grande di qualche giorno fa con Aquarius, perche’ quella era una nave mercantile molto grande, che poteva ospitare; qui si tratta di una nave da diporto di 32 metri che puo’ trasportare 50 persone e a bordo ce ne sono 224, quindi Malta non puo’ fare finta di niente”.

Gli ha risposto il governo maltese:” Malta non era ne’ l’autorita’ coordinatrice ne’ quella competente” dei soccorsi. Secondo il centro di coordinamento di Roma, la ricerca e il salvataggio hanno avuto luogo tra la Libia e Lampedusa. L’operazione e’ stata inizialmente gestita dal Centro di Roma, con l’autorita’ libica che si assumeva la responsabilita’ del soccorso”. Dunque secondo Malta si tratta di una partita italiana e libica. “Toninelli stia ai fatti, Malta non e’ mai stata coinvolta”, ha insistito il ministro dell’Interno maltese, Michael Farrugia. Ma Salvini non molla: “Ditemi voi se questa è Europa, ma sicuramente questa nave non arriva in Italia”, ha aggiunto Salvini. “Se i maltesi si comportano cosi’ sapremo come reagire, state tranquilli”, ma “le navi fantasma cariche di essere umani che hanno arricchito i trafficanti a casa mia non arrivano”.

Insomma un braccio di ferro che ricorda molto da vicino quello avvenuto sull’Aquarius, quando alla fine intervenne la Spagna, che accolse i 630 migranti. Del resto il ministro degli Esteri spagnolo, Josep Borrell, ha gia’ contattato Malta, Italia e Francia. La portavoce del governo, Isabel Celaa’, ha spiegato che Borrell ha contattato Malta per procedere, se necessario, a prestare aiuto umanitario; e la Francia perche’ “ha mostrato grande empatia e solidarieta’ quando la Spagna ha accolto Aquarius”. In ogni caso, ha ricordato che la decisione rimane in mano al premier, Pedro Sanchez, che proprio oggi, sabato 23, incontrera’ il presidente francese, Emmanuel Macron, a Parigi, e che il giorno seguente viaggiera’ a Bruxelles per partecipare al vertice sui migranti. Perche’ la questione migranti ormai e’ al centro dell’agenda europea.

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